Una delle leggende più note e amate dai fan è sicuramente il "Cow Level", un segreto nato inizialmente come leggenda urbana del primo Diablo e diventato realtà nei capitoli successivi della serie... tranne in Diablo 4, a quanto pare.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di un livello segreto in cui i giocatori devono affrontare un'orda di mucche antropomorfe pronte a uccidervi: un contenuto solitamente disegnato come postgame ma particolarmente divertente, per la sua assurdità e temi che sembrano nettamente opposti alle atmosfere proposte della saga.
Sfortunatamente, Blizzard ha già chiarito che tale livello non esiste in Diablo 4 (lo trovate su Amazon): in un'intervista rilasciata a Kinda Funny Games, Rod Fergusson ha già chiarito che «non esiste alcun livello segreto» che i fan avrebbero potuto incontrare nei precedenti giochi, smentendo l'esistenza del Cow Level.
Eppure, come riportato da IGN.com, queste dichiarazioni non sembrano aver fermato per niente gli appassionati, convinti che Blizzard stia "mentendo" di proposito per tenere l'easter egg una sorpresa.
Ed è così che i fan hanno iniziato a riportare tutti i presunti "indizi" in thread dedicati, con quella che appare a tutti gli effetti una teoria cospirazionista per la ricerca di un livello che non dovrebbe nemmeno esistere.
Una ricerca che appare essere particolarmente folle, ma allo stesso tempo intrigante: chissà che Blizzard non possa usare proprio questi indizi come spunto per introdurre davvero il Cow Level in uno dei prossimi aggiornamenti di Diablo 4.
A tal proposito, tra le richieste dei fan ci sarebbe anche la necessità di sistemare una mancanza "orribile": al momento non c'è infatti la possibilità di condividere i progressi delle mappe tra personaggi diversi.
Blizzard ha comunque promesso che terrà conto dei feedback degli utenti e continuerà a migliorare il gioco, garantendo anche che arriveranno novità per la grafica.
In ogni caso, gli sviluppatori possono dirsi certamente orgogliosi del successo ottenuto dal quarto capitolo della saga, in grado di battere anche un record a dir poco "infernale".