Bungie è al centro delle cronache da alcune ore, prima per via dei licenziamenti e ora per la possibilità che il taglio della forza lavoro abbia portato anche la cancellazione di Destiny 3.
Già Bungie aveva lasciato intendere che il mondo di Destiny non si sarebbe affatto concluso. Dopo il lavoro fatto con l'ultima espansione che ha reso il secondo capitolo del looter shooter (lo trovate su Amazon) uno dei migliori giochi del 2024, lo sviluppatore aveva annunciato un nuovo progetto.
Con il nome in codice Frontiers, il team di sviluppo ha rivelato i primi dettagli sui suoi piani per il resto dell'anno con Destiny 2, annunciando anche un progetto per il 2025. A parte dire che «il viaggio continua», Bungie non si è sbilanciata in altri modi. Non è chiaro quale trama coprirà il contenuto di Frontiers, ma non sembra essere la grande espansione annuale che Bungie tipicamente pubblica.
E ora, secondo quanto riferisce il noto e informato insider Jeff Grubb, sembra che Bungie stesse lavorando effettivamente al futuro di Destiny, con un plausibile Destiny 3 in lavorazione che ora sarebbe stato archiviato per sempre.
Grubb ha rivelato che uno dei progetti colpiti dai licenziamenti di massa annunciati ieri era un tale "Payback". Il titolo era chiamato "il prossimo Destiny" invece di "Destiny 3", ma pare sia stato messo da parte:
«Quello che va sugli scaffali è Payback. Questo è ciò che è stato anche trapelato e riportato come forse Destiny 3, tecnicamente non Destiny 3. Internamente, si riferivano a esso come "il prossimo Destiny". [...] Ma questo va sugli scaffali a tempo indeterminato, secondo le persone con cui ho parlato.»
Aspettiamo a questo punto altri aggiornamenti dalle fonti ufficiali, con la conferma in ogni caso che le cose per Bungie stanno cambiando in maniera considerevole.
A seguito dei licenziamenti, infatti, il team di sviluppo potrebbe perdere definitivamente la propria indipendenza a favore di PlayStation che sarebbe pronta ad acquisire lo studio.