L’executive producer Angie Smets ha raccontato in una recente intervista come sono andate le cose tra Guerrilla Games e Kojima Productions quando quest’ultima decise di utilizzare l’engine Decima per Death Stranding.Come ricorderete, al tempo Hideo Kojima iniziò un viaggio presso numerosi studi first-party Sony, e non, per scoprire quale fosse il motore grafico più adatto al suo nuovo titolo.Quando si recò ad Amsterdam presso Guerrilla Games, gli sviluppatori olandesi lo accolsero con una presentazione in 190 slide per presentare tutte le funzionalità dell’engine e le sue feature messe una sopra l’altra in venti anni di storia o quasi.“Fu un giorno molto bello e alla fine abbiamo messo una copia dell’engine su una memory stick, e l’abbiamo data al team di Kojima dicendo ‘sapete, se vi servite un engine potete sempre usare il nostro. Ovviamente se non volete usarlo va bene lo stesso”, ha raccontato Smets.“Erano in una posizione molto difficile e davvero unica allo stesso tempo, in cui avevano un team di sviluppo di qualità mondiale ma non avevano un engine per sviluppare. E, sapete, avevano firmato un accordo con Sony, quindi erano parte della famiglia”.Alla fine, com’è noto, Kojima scelse proprio l’engine Decima per la sua prima creatura post-Metal Gear.In tanti casi, in questo settore così come in tanti altri che prevedano una componente di competizione e business, si sente parlare o perlomeno si immagina di rapporti conflittuali e acidi tra i diversi player in corsa.Ebbene, in questa circostanza, Guerrilla Games ha dato prova di grande fiducia nei propri mezzi e altruismo, permettendo ad uno degli studi più talentuosi in circolazione di esprimere la propria visione. Che ne dite di questa bella storia?