C'è una cosa, di Cyberpunk 2077, che riesce a mettere d'accordo tutti, ed è la sua atmosfera. La Night City tratteggiata da CD Projekt RED, ripresa da quella del gioco da tavolo di Mike Pondsmith, è una città dove le contraddizioni la fanno da padrone e in cui le fughe verso la virtualità, verso il transumanesimo e il rispetto per la vita umana in quanto tale sono corsi in direzioni agli antipodi.
È un mondo che vuole raccontare anche Cyberpunk Edgerunners, la serie animata firmata da Netflix e realizzata da Studio Trigger, protagonista di un nuovo trailer che è stato presentato poche ore fa.
Nel video, sottotitolato in italiano, possiamo vedere alcuni dei momenti chiave dell'azione raccontata dalla serie TV, tra introduzione dei personaggi, braindance e chip pronti a essere installati nel cervello cibernetico dei protagonisti.
La serie sarà composta da dieci episodi complessivi e racconterà le vicende di un ragazzo di strada (immaginiamo quindi che abbia una storia di vita nei bassifondi come V, qualora nel gioco si scegliesse il percorso da street kid nella creazione del personaggio) che tenta di farsi largo a Night City.
Qui, però, la città delle opportunità e degli innesti corporei gli dimostrerà che non è per tutti. Il nostro eroe deciderà quindi di diventare un edgerunner, un fuorilegge mercenario – conosciuto anche come cyberpunk. Da qui comincerà la sua avventura, che come potete vedere dal video in embed promette di essere parecchio stilosa, come nel marchio di fabbrica di Studio Trigger.
L'uscita della serie animata è attesa per il prossimo mese di settembre e Netflix ha anche lanciato un sito ufficiale con tutti gli ulteriori dettagli, disponibile a questo indirizzo.
Di recente, Cyberpunk 2077 (lo trovate su Amazon) ha fatto parlare di sé più che altro per l'impatto avuto sulle azioni di CD Projekt in seguito al lancio, che come ricorderete ebbe delle titaniche incertezze nella versione console, impresentabile per la vendita e con il gioco tutt'oggi molto "povero" su PS4 e Xbox One, rispetto alla controparte su altre piattaforme.
Da allora, sappiamo che CD Projekt ha vissuto momenti di importante riorganizzazione e non possiamo che augurarci che in futuro le sue opere – a partire dal nuovo The Witcher messo in cantiere – non soffrano mai più degli stessi problemi, che hanno solo fatto del male tanto al pubblico quanto agli sviluppatori.