Star Citizen
ha raggiunto ormai numeri da capogiro: la sua campagna di crowdfunding ha infatti
sfondato il muro dei 170 milioni di dollari, ma a quanto pare il team di sviluppo dovrà occuparsi non solo dei lavori, ma anche delle magagne legali a cui va incontro.Apprendiamo oggi, infatti, che la tedesca
Crytek ha deciso di fare causa a
Cloud Imperium Games, che sarebbe colpevole di aver rotto l’accordo che era stato siglato tra le parti nel 2012. Secondo Crytek, infatti, il problema sarebbe legato al fatto che il gioco è stato diviso in due tronconi:
Star Citizen
sarà il titolo multiplayer, mentre l’esperienza single player uscirà come
Squadron 42. Lo scorso anno, però, Cloud Imperium ha annunciato il passaggio da CryEngine ad
Amazon Lumberyard, mentre Crytek afferma sia che il già citato
Squadron 42 non faceva parte del loro accordo, sia che Cloud Imperium avrebbe firmato per sviluppare
Star Citizen
esclusivamente con CryEngine. Un’opinione che, come immaginerete, non è affatto condivisa dallo studio del gioco.
Crytek ha quindi deciso di andare per vie legali e ha chiesto $75.000 in danni diretti, anche se con ogni probabilità sembra che l’intento sia quello di costringere Cloud Imperium a versare parte di quanto incasserà con
Star Citizen, che doveva essere sviluppato con CryEngine.Dal canto suo, Cloud Imperium ha diffuso una nota ufficiale, facendo sapere che
“siamo consapevoli della causa che Crytek ha presentato alla US District Court. CIG non utilizza CryEngine da un bel po’ di tempo, da quando siamo passati a Lumberyard di Amazon. Si tratta di una causa legale priva di fondamento contro la quale ci difenderemo vigorosamente, includendo anche la richiesta di recupero da Crytek di qualsiasi spesa sia necessaria per affrontare la questione.”La battaglia, insomma, è aperta.

Fonte:
GameReactor.eu