Criterion ha volontariamente lasciato lo staff a Ghost Games

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi abbiamo raccontato qualche giorno fa del passaggio a Ghost Games di quasi l’intero staff che componeva Criterion – rimasta ora con solo diciassette dipendenti. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, la stessa Criterion non ha ricevuto da Electronic Arts la richiesta di lasciar andare i suoi impiegati a Ghost Games, ma lo ha deciso volontariamente.Fiona Sperry, studio director di Criterion, ha rilasciato alcune dichiarazioni per chiarire l’argomento: “Noi di Criterion ci siamo sempre concentrati solo sui nostri giochi, quindi lavorare su Need for Speed non era il nostro progetto a lungo termine: quello non è uno dei nostri giochi” ha esordito la Sperry.“Abbiamo prestato un po’ di persone (artisti e programmatori, sopratutto) a Ghost, dal momento che quando crei qualcosa di nuovo non hai bisogno di un intero team di persone – non avevamo bisogno di loro, mentre Ghost sì – quindi tutto ha perfettamente senso. Non è una cosa che EA ci ha chiesto di fare” ha proseguito.“Il mio team per il management di Criterion ha organizzato la cosa con quello di Ghost. È così che funzionano le cose presso EA, di questi tempi: i team lavorano insieme, e si coordinano nel condividere i dipendenti quando è appropriato per lo sviluppo dei progetti.”La Sperry ha comunque precisato di gradire l’idea di avere “un team piccolo”, e ha anche rivelato di volere tenere questo numero di dipendenti “il più a lungo possibile: i nostri migliori giochi e le nostre migliori idee hanno luce quando lavoriamo in questo tipo di condizioni.”

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