Creano un server di Minecraft con gli NFT... ma poco dopo lo chiudono e se la svignano con $1,2 milioni

Blockverse, server di Minecraft PvP con NFT, viene rimosso dai creatori facendo scomparire anche i soldi dei giocatori

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a cura di Martina Mollica

Si continua a parlare dell'inclusione degli NFT nei videogiochi, e in effetti molte aziende nell'industria si sono già mosse in tal senso.

È stato ad esempio il caso di Konami con i token di Castlevania che, dopo essere stati messi all'asta, hanno garantito alla compagnia delle entrate decisamente cospicue.

Anche Ubisoft ha lanciato una piattaforma di distribuzione di NFT dei propri videogiochi e, nonostante inizialmente si sia rivelato un passo falso, continua a perseverare nell'idea che questi possano essere un potete strumento nel futuro del mondo del gaming.

Adesso veniamo a conoscenza di una questione alquanto singolare, che coinvolge uno dei giochi più famosi dell'ultimo decennio: Minecraft.

Si tratta di Blockverse, un server PvP del famoso gioco il cui accesso era riservato a persone che possedevano un token.

Blockverse era un server play-to-earn la cui fornitura iniziale prevista ammontava a 10.000 NFT al prezzo di 0.05 ETH (Ethereum) ciascuno, ovvero circa $124.

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Il totale iniziale di NFT sono andati esauriti in meno di 10 minuti, ma dopo poco tempo è successo il fattaccio.

Qualche giorno dopo, infatti, i creatori del progetto hanno cancellato il loro sito web, il server Discord e il server del gioco, rendendo quindi tutto inutilizzabile ma scomparendo anche con i soldi.

Il guadagno ammonta a una notevole somma di denaro, ovvero circa $1.2 milioni.

Dopo giorni di silenzio, il team è riapparso nuovamente su Twitter ringraziando gli utenti per il grande successo ottenuto e scusandosi per i vari inconvenienti, ma intanto ancora dei soldi non c'è nemmeno l'ombra.

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Infine, sembra che anche Riot Games stia prendendo le distanze dagli NFT, dopo essere stata travolta dalla rumorosa polemica riguardante Valorant.

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