L’emergenza sanitaria del COVID-19 potrebbe spingere gli sviluppatori a tagliare funzionalità e modalità dei loro prossimi giochi, e non a rinvii come ampiamente temuto.
Questo è quanto emerge da un report del New York Times firmato da Jason Schreier, nel quale si eleva preoccupata e preoccupante la voce di due sviluppatori – che hanno preferito rimanere anonimi – provenienti da team diversi.
I giochi di questi due studi sono pianificati per l’autunno e tali rimarranno a prescindere dall’aggravarsi della crisi o dal suo eventuale rientro in tempo per il lancio.
“Finora, hanno scelto di ridurre le dimensioni anziché rinviare i loro giochi”, si legge nella ricostruzione di Schreier per il prestigioso quotidiano americano.
“A causa di rallentamenti nella produttività nei loro studi – e presso i team che si occupano dell’outsourcing, in particolare in Cina e in India – hanno in programma di tagliare funzionalità, livelli e quest nella speranza di rispettare le loro scadenze”, aggiunge il report.
Un quadro piuttosto allarmante che potrebbe però essere valido soltanto o principalmente per i team più piccoli, dal momento che Ubisoft, ad esempio, ha garantito che le tempistiche previste per i suoi giochi next-gen non sono state alterate dal nuovo coronavirus.
Le stesse Sony e Microsoft, sebbene preoccupate dalla ripresa forse più lenta di quanto pronosticato, non avrebbero piani per un rinvio di PS5 e Xbox Series X.