Cosa serve per vincere un oro a Tokyo 2020? L'amiibo di Link, ovviamente

Ognuno ha i suoi porta-fortuna e chi potrebbe ispirare più imprese eroiche di Link?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sono delle Olimpiadi ad altissimo tasso videoludico, quelle che si stanno svolgendo in queste settimane per Tokyo 2020, dopo il rinvio della scorsa estate a causa della pandemia.

Come vi abbiamo raccontato, infatti, fin dalla cerimonia di apertura le produzioni videoludiche sono state al centro dell'attenzione, con brani che arrivavano da Final FantasyDragon QuestNier e tanti altri – chiamati ad accompagnare il carosello delle diverse nazioni.

Da allora, le curiosità hanno cominciato a susseguirsi: abbiamo visto, ad esempio, qualcuno che ha portato con sé nientemeno che il ciondolo di Geralt per far sapere al mondo di essersi addestrato alla Scuola del Lupo di Kaer Morhen (!), mentre si sono susseguite le voci che vorrebbero Nintendo essersi tirata indietro all'ultimo per quanto concerne la rappresentazione tra i brani dell'Olimpiade, dopo che era stata grande protagonista alla chiusura di Rio 2016 e al passaggio di testimone.

Oggi, mentre vi raccomandiamo la guida del nostro sito gemello TechRadar in caso steste cercando di capire come godervi in streaming questi ultimi giorni di Olimpiadi e dove vederle, arriva proprio una nuova notizia a tema Nintendo.

Nina Derwael è una ginnasta belga che ha portato a casa l'oro olimpico sulle parallele asimmetriche durante Tokyo 2020: è stata la prima volta in assoluto che il Belgio ha portato a casa una medaglia in discipline di ginnastica e, secondo qualcuno, il merito sarebbe dello speciale portafortuna dell'atleta. O, per meglio dire, della sua allenatrice, Marjorie Heuls.

Intervistata da HNL in Belgio e rilanciata da GameSpot, quest'ultima ha spiegato il perché, in mondovisione, abbia esibito una statuetta amiibo di Link da The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

Se pensavate che potessimo trovarci di fronte a una grande esperta della saga, si direbbe che non sia così (nell'intervista, l'allenatrice scambia Link e Zelda, purtroppo), ma sappiate che secondo l'allenatrice che è valsa la medaglia d'oro a Derwael, l'amiibo di Link è il grande talismano di questo successo.

Come raccontato da Heuls, infatti, la statuetta amiibo le è stata regalata da suo figlio, che giocava sempre ai giochi di The Legend of Zelda da bambino. Sua figlia le ha poi realizzato un braccialetto, ed ecco che l'allenatrice ha deciso di appendere l'amiibo del figlio al braccialetto realizzato dalla figlia.

Questo le ha permesso di creare uno speciale oggetto che rappresentava l'affetto dei suoi figli: per questo, porta con sé l'amiibo da ormai quattro anni, ovunque vada, tenendo sempre il braccialetto nella borsa e definendolo come un vero portafortuna che ha fatto il suo anche durante le Olimpiadi.

Mentre è bello vedere simboli videoludici continuare a spuntare dai momenti più significativi di Tokyo 2020, sicuramente anche voi – se siete appassionati di collezionismo come noi – avrete notato anche una cosa che vi avrà preoccupati: Link, che in questa posa è un'edizione limitata, è stato staccato dalla sua base. E questo fa fisicamente male. Certo, se il trucco per renderlo un portafortuna capace di portare all'oro olimpico è questo, però...

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