Le community dei videogiochi sanno essere molto pesanti e difficili da gestire, questo lo sa bene Nintendo che ha ricevuto svariate minacce di morte e di bombe negli anni da parte di una persona che, ora, è stata condannata.
Come riporta IGN US, un uomo è stato condannato a un anno di prigione con sospensione condizionale della pena di quattro anni per aver inviato 39 minacce di morte e di bombe a Nintendo in Giappone.
Il 27enne Kenshin Kazama, di Hitachi, in Giappone, ha minacciato di «uccidere tutti i soggetti coinvolti» ai prossimi eventi Nintendo durante un periodo di quattro mesi lo scorso anno, portando al rinvio del Nintendo Live 2024 e delle finali nazionali di Splatoon Koshien 2023 a dicembre 2023.
Kazama ha lanciato 39 minacce tra agosto e novembre 2023 utilizzando il modulo di richiesta online di Nintendo, dicendo alla società di «fare attenzione agli eventi a cui partecipano spettatori». Ha anche detto: «Ti farò pentire di aver portato un gioco così schifoso in questo mondo», anche se non era chiaro a quale gioco si riferisse.
L'organizzazione giornalistica giapponese NHK ha riferito che il giudice Hiroshi Kawakami della corte distrettuale di Kyoto ha detto che «l'imputato era frustrato dalle sue continue perdite nelle partite online di giochi Nintendo e ha commesso il crimine per alleviare il suo stress.»
Nintendo ha dichiarato nel dicembre 2023 che i suoi dipendenti avevano ricevuto minacce incessanti, che hanno iniziato a prendere di mira gli spettatori, i partecipanti e lo staff del Nintendo Live 2024, costringendone la cancellazione nell'interesse della sicurezza. L'evento avrebbe dovuto svolgersi nel gennaio 2024, dopo l'evento Splatoon previsto per dicembre.
Parlando di situazioni problematiche di Nintendo, l'azienda ha dovuto anche cancellare la vittoria di un team di Splatoon 3 (lo trovate su Amazon) per via di comportamenti scorretti dei giocatori.
Alcuni membri della squadra si sono resi protagonisti di comportamenti e battute razzisti che hanno pertanto violato le linee guide imposte da Nintendo.
I comportamenti dei giocatori li conosce molto bene anche SEGA, che recentemente ha deciso di prendere di petto la situazione e portare in tribunale i membri della community più aggressivi.