L'annuncio "bomba" della serata di State of Play è stato senza ombra di dubbio Ghost of Yotei, il nuovo capitolo di Ghost of Tsushima che ci farà esplorare la leggenda di un nuovo Spettro.
Ambientato circa 300 anni dopo gli eventi del primo capitolo (che potete recuperare su Amazon), Ghost of Yotei ci farà infatti vestire i panni di Atsu nelle terre intorno al Monte Yotei, dove continuerà a essere centrale il conflitto tra il codice dei samurai e quello dello spettro.
C'è solo un piccolo dettaglio che non è andato affatto giù ai "soliti noti": non solo Jin Sakai non sarà presente per ovvi motivi di trama, ma la nuova protagonista è una donna.
Un dettaglio che, inevitabilmente, ha già scatenato le solite ridicoli e inutile polemiche da parte di alcune persone che accusano la nuova produzione di Sucker Punch di essere "woke" e di essere un attacco alla mascolinità dei videogiocatori. Qualunque cosa voglia dire.
Ghost of Tsushima sequel stars a Japanese woman samurai warrior because of course it does. They can’t help themselves until every franchise that was built on masculinity is replaced by women.
— Endymion (@EndymionYT) September 24, 2024
Ghost of Yotei is ( hopefully ) a smaller spin off game, but if this is the true… pic.twitter.com/OyyBj3mO7l
It already happened. There were people already writing "woke" and similar things in the chat during the reveal trailer of Ghost Of Yotei when they learned the protagonist is a woman. pic.twitter.com/9FkaAOy8br
— SmileMan64 (@SmileMan64Ben) September 24, 2024
Why bother making a game about a Japanese period if you're not going to honor it? There were no female Samurai warriors. It's nonsensical to base your game around one especially when you did such a respectful job with the first GoT.
— Rick Scott (@RickScofield77) September 24, 2024
Quelli che vi abbiamo allegato sono solo alcuni dei commenti che, per fortuna, rappresentano soltanto una minoranza delle reazioni emerse in seguito all'annuncio.
Del resto, chi ha giocato a Ghost of Tsushima saprà che le figure femminili sono sempre state una parte centrale del racconto, con guerriere che non hanno mai avuto nulla da invidiare ai maschi: pensiamo a Yuna, senza la quale la leggenda di Jin Sakai non sarebbe neanche cominciata, oppure alla onorevole ma vendicativa Lady Masako.
Insomma, chi ha fatto questo tipo di "ragionamenti", è evidente che non ha mai realmente giocato Ghost of Tsushima. O non ha prestato alcuna attenzione.
Altri commenti segnalati da Dexerto hanno anche paragonato Ghost of Yotei a Concord — in cosa somiglino non è dato saperlo, ndr — e di voler commettere gli stessi errori di Assassin's Creed Shadows, con la produzione Ubisoft accusata di non rispettare le ambientazioni giapponesi.
Fermo restando che con buona probabilità, se il ritiro dal Tokyo Game Show è un indizio, la produzione di Ubisoft ha ben altri problemi al momento, appare decisamente sorprendente — e sconfortante — dover sottolineare che questo tipo di reazioni sono emerse dopo poche ore e sulla base di un singolo trailer che non ha rivelato praticamente nulla.
Se fate parte dei lettori a cui invece non può fregare nulla di tutto questo, oltre a mandarvi un più che sentito abbraccio di solidarietà, vi ricordiamo semplicemente che Ghost of Yotei uscirà su PS5 nel corso del 2025: al momento non abbiamo una data più precisa.
Per tutti gli altri annunci dello State of Play, vi lasciamo invece al nostro recap dedicato.