Come vi abbiamo raccontato nella notizia pre-recensione, i codici per le review di Black Myth: Wukong sono arrivati su PC, il che significa che non c'è stato modo di avere certezze sulla resa del gioco su PS5 prima del lancio.
Così, gli esperti di Digital Foundry hanno preso in analisi il gioco in tutti i suoi dettagli, pubblicando il loro consueto video e anche una approfondita analisi sulle pagine di Eurogamer.
Secondo quanto emerso dalla loro disamina, la versione PS5 si comporta abbastanza bene, ma rispetto alla controparte PC propone dei compromessi visibili e alcune ingenuità, come ammesso anche dagli autori.
Il gioco offre tre modalità principali: qualità, bilanciata e prestazioni. Queste modalità, tuttavia, non differiscono in modo significativo se non per la risoluzione e il frame-rate.
La modalità qualità, ad esempio, utilizza una risoluzione interna che varia tra 1224p e 1584p, upscalata a 4K grazie a FSR 3 (FidelityFX Super Resolution). Sebbene questa soluzione possa apparire convincente in immagini statiche, durante il gioco in movimento mostra i suoi limiti, con effetti di trasparenza e distorsioni che peggiorano l’esperienza e il colpo d'occhio nel complesso.
In modalità qualità, di contro, il frame rate oscilla tra 31 e 36fps, un risultato anomalo per un titolo che sembra voler puntare ai 30fps stabili. Questo lascia intuire che ci sia un problema con il cap del frame rate, che non funziona correttamente o è implementato in modo non esattamente funzionale.
La modalità bilanciata, invece, utilizza una risoluzione interna di 1080p senza upsampling o risoluzione dinamica, risultando in un’immagine più morbida ma meno dettagliata. Questa modalità mira a un frame rate di 45fps, ma la frequenza di aggiornamento a 60Hz crea un effetto alternanza tra frame lunghi e brevi, che peggiora notevolmente la fluidità del gioco.
La modalità prestazioni si distingue per un’immagine fissa a 1080p, ma con un filtro di sharpening molto aggressivo che rende l’immagine estremamente granulosa e poco naturale. Questa modalità è l’unica a utilizzare la generazione di frame con FSR 3, che consente di raggiungere un frame rate di 60fps nella maggior parte delle situazioni. Tuttavia, questo comporta la comparsa di artefatti visivi, soprattutto ai bordi dello schermo e negli effetti particellari, che sicuramente noterete.
Su PS5 il gioco manca anche del supporto al VRR e ai 120 Hz. Insomma, non ci sono problemi o malfunzionamenti tangibili o che compromettano l'esperienza, ma nel complesso l'ottimizzazione e il confronto con la controparte PC permettono di notare una evidente distanza tra le due release.
Nelle scorse ore, Game Science è anche tornata sulla possibilità che il gioco arrivi anche su Xbox, mentre – forte anche del numerosissimo pubblico di casa, essendo una produzione cinese – Wukong continua a macinare numeri impressionanti su Steam.