Nel panorama tecnologico dei videogiochi, la realtà virtuale continua a rappresentare un territorio di confine, promettente sulla carta ma ancora in cerca di una vera consacrazione commerciale.
Le recenti dichiarazioni di Seamus Blackley, uno dei padri fondatori della console Xbox originale, sembrano confermare questa visione, allineandosi con la strategia prudente di Microsoft che ha sempre evitato di sviluppare un proprio visore VR dedicato, a differenza di competitor come Sony con il suo PlayStation VR 2 (che trovate su Amazon).
La scelta di Xbox, inizialmente criticata, sembra oggi trovare nuove conferme alla luce delle difficoltà riscontrate nel mercato.
Durante una recente intervista al VideoGamer Podcast, Blackley non ha usato mezzi termini per descrivere la sua esperienza personale con la realtà virtuale, definendola strana e deludente.
Con la franchezza che lo contraddistingue, l'ex-Microsoft ha evidenziato quello che considera il vero problema della tecnologia VR: l'assenza di un'applicazione killer capace di conquistare il grande pubblico.
«Abbiamo visto VR e AR stentare a decollare veramente, e se sei un grande fan mi dispiace, ma questo è semplicemente un dato di fatto», ha affermato Blackley nel podcast. «Non esiste una killer app e nessuno riesce a identificare cosa potrebbe esserlo realmente.»
Secondo Blackley, parte del problema risiede paradossalmente in ciò che dovrebbe essere un punto di forza: l'eccessiva libertà concessa al giocatore.
«Quando riduci così tanto la struttura per il giocatore che si trova nel visore e può guardare ovunque, in linea di principio suona fantastico. Nella pratica, quando vogliamo essere intrattenuti, desideriamo che un narratore controlli la narrazione e ci intrattenga», ha spiegato.
Le considerazioni di Blackley arrivano in un momento significativo per il mercato VR. Sony ha appena annunciato una drastica riduzione di prezzo per il PlayStation VR2.
Questa mossa di Sony sembra dare ulteriore credito alla strategia attendista di Xbox, che ha sempre evitato di investire pesantemente in un visore proprietario.
Mentre il dibattito sulla realtà virtuale continua, la posizione di Xbox appare sempre più giustificata dai fatti.
La tecnologia VR, pur con tutto il suo potenziale, sembra ancora alla ricerca di quel gioco o app rivoluzionaria capace di trasformarla da promessa tecnologica in fenomeno di massa, un traguardo che secondo veterani dell'industria come Blackley potrebbe essere ancora lontano.