Netflix ha ufficialmente aderito all’adattamento live-action di Sifu, il noto roguelike kung-fu sviluppato da Sloclap, segnando un nuovo capitolo nell’evoluzione delle trasposizioni videoludiche.
L’idea, nata nel 2022 con la collaborazione di Story Kitchen, si arricchisce ora della partecipazione di Netflix, che ha incaricato TS Nowlin di scrivere la sceneggiatura, come riportato anche da Eurogamer.
Nowlin, celebre per aver adattato la saga de The Maze Runner e per il recente film The Adam Project, porta nel progetto la sua esperienza nel trasformare storie complesse in successi cinematografici.
Accanto a Netflix, anche il regista d’azione Chad Stahelski e la sua 87Eleven Entertainment, noti per collaborazioni di alto livello nel panorama cinematografico – tra cui il film John Wick – si sono uniti al team come produttori, mentre Sloclap mantiene un ruolo ufficiale nel progetto.
L’adattamento è stato descritto come un ibrido tra la spettacolarità violenta di John Wick e l’atmosfera misteriosa di M. Night Shyamalan, una combinazione che promette di catturare sia i fan del genere che gli appassionati di arti marziali.
La trama di Sifu (che trovate su Amazon) ruota attorno a un giovane artista marziale alla ricerca di vendetta per la morte del suo maestro, con un meccanismo di gioco unico.
Ogni volta che muore, viene resuscitato grazie a un talismano magico, ma con ogni rinascita il personaggio invecchia, fino a quando la morte definitiva diventa inevitabile.
Un concept che ha affascinato il pubblico e ha portato il gioco a godere di un successo, seguendo le orme del precedente titolo di Sloclap, Absolver.
Nel frattempo, Sloclap sta lavorando a un nuovo progetto nel settore dei videogiochi, Rematch, un titolo che promette una nuova prospettiva sul calcio d’azione.
Alla fine, se c’è una cosa che mi colpisce, è come Netflix stia riuscendo a saper unire la tradizione dei videogiochi a una visione fresca e innovativa del cinema.
Sifu è un esempio perfetto di come una storia audace e un gameplay originale possano trasformarsi in un’esperienza visiva che sfida i confini del genere.
Mi chiedo se riusciranno a mantenere quella stessa energia ribelle e dinamica che ha fatto innamorare il gioco a milioni di appassionati (magari ricordandosi anche di un altro progetto nel cassetto, ossia il film di BioShock).
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