Ex-Nintendo svela l'incredibile storia del film "perduto" di Metroid

Si è parlato tanto di un film di Metroid, a volte ci si è andati anche molto vicini alla realizzazione, ma la realtà è diversa.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

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Nel momento di grande crossmedialità di Nintendo, in cui le IP della Casa di Kyoto vanno dovunque e soprattutto al cinema, mi ritorna in mente il famoso e famigerato film di Metroid da cui si parla da un po' di tempo.

La pellicola, inizialmente prevista addirittura per il 2006, si è arenata in un limbo produttivo da cui non è mai emersa, lasciando i fan della saga con un desiderio insoddisfatto che continua a riemergere nelle discussioni sui franchise Nintendo.

È tornato in mente anche alla Video Game History Foundation, che ha intervistato Gail Tilden, ex-marketing manager di Nintendo of America, su una serie di questioni sollevando anche l'ipotesi di un adattamento cinematografico della saga di Samus Aran.

Tilden ha ricostruito il contesto in cui si svilupparono le trattative per il film di Metroid, rivelando un aspetto fondamentale della filosofia Nintendo dell'epoca che non voleva assolutamente produzioni cinematografiche legate alle sue IP:

«La gente chiamava sempre per fare un film. Puoi immaginare che la domanda più comune fosse, sai, "Vi stiamo contattando, vorremmo fare un film di Zelda". Quindi la risposta è sempre stata no. E quindi, sai, anche io personalmente ho detto al signor Miyamoto: "Se Steven Spielberg stesso volesse fare un film di Zelda, quale sarebbe la risposta?", lui disse: "No". Quindi è stato così. La risposta è sempre stata no.»

Bisogna dire che, all'epoca, Nintendo veniva dal disastroso Super Mario Bros del 1993, quindi è in parte comprensibile questo atteggiamento riottoso nei confronti del cinema. Tuttavia, proprio per Metroid, la situazione era diversa, stando alla ricostruzione di Tilden.

L'ex-dirigente svela che Yoshio Sakamoto, creatore della serie Metroid  insieme al suo collaboratore Kensuke Tanabe, si mostrò aperto a valutare proposte per un adattamento cinematografico.

Nintendo cominciò le trattative con la compagnia di produzione del regista cinese John Woo, leggenda del cinema d'azione. Tilden racconta che si arrivò addirittura a creare la bozza di una sceneggiatura, con tanto di ipotesi di Charlize Theron possibile casting per il ruolo di Samus, che però venne considerata troppo "una bellezza" per interpretare il personaggio che Sakamoto e Nintendo vedevano più come "un'atleta".

Dopo questo lavorò si arrivò a una fase finale, con tanto di pitch (la classica "proposta" da fare agli studios) che però non venne portato a termine per il motivo più inaspettato che potreste immaginare:

«Quindi abbiamo avuto diversi angoli di storia che sono stati proposti o presentati, e alla fine siamo arrivati ​​a qualcosa e abbiamo fatto un pitch kit e l'abbiamo tirato fuori. E il livello di budget che sarebbe stato necessario per realizzare il film era significativo. E all'epoca, l'unico film d'azione al femminile uscito era Catwoman di Halle Berry, e non andò bene. E così la società, la società di John Woo, propose Metroid, ma non facemmo una vendita. Quindi questa è la verità sul perché quel particolare progetto non si realizzò

In buona sostanza, Nintendo si spaventò delle performance della pellicola su Catwoman al punto di immaginare che anche un eventuale film di Metroid, quindi una pellicola d'azione con protagonista femminile, potesse venire recepita allo stesso modo.

Ricorderete che qualche tempo fa l'attrice Brie Larson, già fan Nintendo sfegatata, aveva espressamente chiesto di essere presa in considerazione per il ruolo di Samus con tanto di fan art annesse che hanno girato per il web. Per quanto riguarda la regia, invece, addirittura Neil Blomkamp (District 9, Elysium e Humandroid) avrebbe voluto mettersi dietro la macchina da presa per Metroid.

Chissà che, forte del successo di Super Mario al cinema e con l'arrivo di Metroid Prime 4, Nintendo non possa riprendere quell'idea in un mercato decisamente diverso.

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1 Commenti

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E' un rischio perche' per un film si firma un contratto e la produzione passa ad un team. Il creatore dell'ip, poi, dovra' sperare che la trattino bene.. Se va male tutto cio che ha creato rischia di fallire.. Ancora peggio poi, se cambiano le caretteristiche del prodotto e questo ha successo, il proprietario originale dovra' adattarsi a continuarla in un modo differente dalla sua visione originale. Rifiutare cio' e tenersi strette le proprie creazioni e' una scelta comprensibile e saggia. Raramente le cose vanno per il verso giusto.
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