Ormai abbiamo sentito storie un po' di tutti i tipi, quando si tratta di persone che tentano di trafugare e importare oggetti superando i controlli alle frontiere e agli aeroporti. La maggior parte di queste storie, però, di solito riguarda sostanze illecite, o denaro contante, e non... cartucce di giochi per Nintendo Switch.
In Cina, tuttavia, è successo proprio questo: una donna è stata tratta in arresto, racconta HK01 (thanks, Tom's Hardware), quando alcuni agenti di frontiera al Liantang Port si sono accorti che si comportava e appariva in modo sospetto.
Hanno così deciso di approfondire, ritenendo che il suo comportamento «non dava l'idea di essere innocente».
Così, sono arrivati alla scoperta: la donna aveva nascosto nel suo reggiseno 350 cartucce di videogiochi per Nintendo Switch che stava cercando di portare dentro la Cina, con un valore che è stato stimato intorno ai 70,000 yuan (poco più di 9.000€ al tasso di cambio attuale).
Gli agenti hanno così trattenuto la donna, poiché la legge sancisce che è proibito cercare di eludere la dogana nascondendo qualcosa, travestendosi o fornendo false dichiarazioni per «trasportare, condurre o spedire dei beni che sono proibiti o limitati rispetto all'ingresso o all'uscita nello Stato».
La Cina ha già di per sé un rapporto complicato — a usare un eufemismo, dato che sono considerati "l'oppio dello spirito" — con i videogiochi (solo di recente c'è stata qualche apertura), ma in questo caso introdurre le cartucce nel Paese senza dichiararle (e quindi senza pagare) per eludere le tasse doganali dovrebbe essere il vero punto legale della questione.
La donna potrebbe alla fine cavarsela con una multa pari a fino tre volte il valore delle tasse che aveva cercato di eludere. E tutti quei giochi, immaginiamo, saranno finiti sequestrati.