C'è un nuovo horror indie ispirato a Silent Hill e Resident Evil

Liminal Point è un nuovo survival horror indie ispirato a Silent Hill e Resident Evil in uscita nel 2026, che pare avere le sue carte vincenti.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il team di sviluppo HideWorks ha annunciato ufficialmente Liminal Point, un nuovo survival horror che strizza l’occhio ai grandi classici del genere come Silent Hill, Resident Evil e Signalis.

Il gioco è attualmente in sviluppo e punta a un’uscita nel 2026. Nel frattempo, il trailer di debutto - che trovate poco più in basso - ha già acceso la curiosità degli appassionati (via DSO Gaming).

In Liminal Point, i giocatori vestiranno i panni di Lyra, una ragazza che torna sull’isola di Ashen Point per affrontare i fantasmi – reali e metaforici – di un passato tragico.

Esplorando la cittadina abbandonata, Lyra dovrà fronteggiare creature letali e scoprire la verità dietro la notte che ha segnato il destino della sua band.

Il gioco adotterà una visuale isometrica con ambientazioni dettagliate e un’illuminazione dinamica che enfatizzerà l’atmosfera di tensione.

Le meccaniche promettono un’esperienza da vero survival horror, con risorse limitate, incontri serrati e una gestione oculata dell’inventario.

I giocatori dovranno pianificare con attenzione i propri movimenti, muovendosi tra luoghi iconici dell’isola come la villa, l’ospedale e le fogne, avvolti in una coltre di nebbia che ricorda le migliori ambientazioni di Silent Hill (gioco che trovate su Amazon).

Per quanto riguarda i requisiti PC, HideWorks ha rilasciato alcune specifiche preliminari: il gioco richiederà almeno una NVIDIA GeForce GTX 1080 o una AMD Radeon 6870 HD per girare, mentre per un’esperienza ottimale è consigliata una GeForce RTX 3070. Il titolo supporterà le API DX11 e DX12.

Non è un segreto che il panorama horror indie stia cercando sempre più di colmare quel vuoto lasciato dai grandi nomi del passato, e Liminal Point sembra andare esattamente in questa direzione.

Se HideWorks riuscirà a bilanciare narrazione, atmosfera e gameplay senza cadere nella trappola della nostalgia fine a sé stessa, potremmo trovarci di fronte a una piccola perla per gli amanti del genere.

E in un’epoca in cui i tripla A inseguono sempre di più l’azione frenetica, c’è ancora bisogno di giochi che sappiano giocare con il silenzio, la tensione e la paura dell’ignoto.

Restando in tema di titoli che traggono ispirazione dai classici, sapevate che c'è un gioco di Winnie the Pooh (sì, avete capito bene) che sembra Silent Hill 2?

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