C'è un'ironia perversa in tutto questo: prendere un'icona dell'innocenza come Winnie the Pooh e trasformarla in un sottile omaggio al survival horror per adulti.
Piglet's Big Game è uscito nel 2003 come un classico tie-in, quei titoli pensati per strizzare l’occhio ai più piccoli e ai genitori, rassicurati dall’amata firma Disney.
Ma, come scopriamo anni dopo, questo gioco tornato inaspettatamente virale sui social non è esattamente quello che sembra (via IGN ES).
Invece, si presenta come un viaggio inquietante in un mondo che richiama i vicoli oscuri e la tensione opprimente di Silent Hill, la leggendaria serie horror di Konami.
In effetti, le atmosfere di Piglet's Big Game somigliano al gioco, in particolare il secondo capitolo: mentre Silent Hill 2 costringe il giocatore a confrontarsi con i propri demoni interiori, qui è il povero Pimpi che si aggira in una strana magione, persino più spaventato del suo giocatore.
Le inquadrature strette e asfissianti, che apparentemente richiamano il capolavoro psicologico di Konami (che trovate su Amazon nel remake), rendono ogni passo un’incursione nel subconscio; solo che, invece di James Sunderland, protagonista è un minuscolo porcellino.
Ma è proprio questa contraddizione che ha incantato gli appassionati di horror, riuniti su Reddit per discutere di come «il piccolo Pimpi sia finito in un incubo al quale non appartiene».
Che dire poi della colonna sonora? Gli stessi toni inquietanti che pervadevano la cittadina avvolta nella nebbia di Silent Hill si insinuano qui, in uno strano gioco per bambini, come un presagio oscuro.
Non è un caso che la somiglianza con il brano "Foreboding 1" di Akira Yamaoka sia stata notata subito: la stessa angoscia sospesa, lo stesso senso di minaccia imminente, lo stesso isolamento cupo.
Il bambino che gioca potrebbe non accorgersene, ma chiunque abbia familiarità con Silent Hill capirà immediatamente.
Il fascino oscuro di Piglet's Big Game ha inevitabilmente catturato l’attenzione dei fan di Silent Hill, e oggi alcune copie del gioco sono vendute a prezzi stratosferici sui mercati online, considerato quasi una reliquia di culto.
Alla fine, questo bizzarro caso dimostra come anche mondi apparentemente agli antipodi possano incontrarsi, generando piccoli capolavori di inquietudine.
Restando in tema, Bloober Team è al momento al lavoro sul suo nuovo progetto survival horror sci-fi, ossia Cronos: The New Dawn.