C'è chi è stato vittima di messaggi d'odio dopo i The Game Awards

Amir Satvat, insieme alla sua famiglia, è diventato bersaglio di commenti offensivi e persino antisemiti dopo il suo discorso ai The Game Awards.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Amir Satvat è stato recentemente nominato il primo "Game Changer" ai The Game Awards per il lavoro straordinario svolto nell’aiutare migliaia di professionisti dell’industria videoludica, colpiti da licenziamenti, a trovare nuove opportunità lavorative.

Per chi non lo sapesse, Satvat è un analista che ha lavorato su aziende come Amazon, e attualmente lavora con il colosso Tencent.

Quello ricevuto durante la serata dei TGA è un riconoscimento che celebra il suo impegno disinteressato e il supporto fornito durante un periodo particolarmente difficile per il settore. 

Tuttavia, questa celebrazione è stata oscurata da una pioggia di critiche e messaggi d’odio, come riportato anche da The Gamer.

Dopo l’annuncio della sua nomina, Satvat, insieme alla sua famiglia, è diventato bersaglio di commenti offensivi e persino antisemiti.

La principale accusa mossa contro di lui è stata quella di essere un “falso”, a causa del suo ruolo attuale in Tencent, società non menzionata durante la sua presentazione o il discorso di accettazione.

Alcuni detrattori hanno sostenuto che il suo coinvolgimento con la compagnia cinese avrebbe dovuto essere reso pubblico.

Satvat ha risposto chiarendo che la comunità che ha creato per aiutare i lavoratori licenziati è nata ben prima del suo ingresso in Tencent.

«Ho iniziato questa comunità mentre lavoravo in Amazon, nel novembre 2022. Sono entrato in Tencent solo nell’agosto 2023. Non è stato menzionato durante i TGA perché non aveva nulla a che fare con questa iniziativa e si voleva dare risalto al lavoro svolto da noi come comunità,» ha spiegato.

Nonostante i tentativi di screditarlo, il lavoro di Satvat va ben oltre quello che alcuni hanno definito sprezzantemente un "foglio di calcolo glorificato".

Da quello che sappiamo, Satvat ha invece dedicato migliaia di ore non retribuite a questa iniziativa, aiutando quasi 3.000 persone a trovare nuove opportunità lavorative in un periodo segnato da un numero senza precedenti di licenziamenti nel settore videoludico

La sua nomina ai The Game Awards avrebbe quindi dovuto essere un momento di celebrazione collettiva. Invece, è stata segnata da un’ondata di odio che ha colpito non solo lui, ma anche la sua famiglia. 

Commenti antisemiti rivolti a sua moglie e altre offese personali dimostrano il lato più oscuro della comunità online. 

Nonostante le critiche e gli attacchi, il riconoscimento di Amir Satvat come Game Changer rimane un momento importante per il settore. La speranza è che il suo esempio possa ispirare altri a seguire il suo percorso e che la voce degli odiatori, per quanto rumorosa, rimanga una minoranza.

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