Tutto è bene quel che finisce bene. Ammesso, certo, che ci sia qualcosa che sta davvero finendo bene, in tutta questa storia.
Qualche settimana fa, era finito sotto i riflettori il caso che coinvolgeva gli autori di Disco Elysium – il videogioco (che trovate su Amazon) più premiato dei The Game Awards 2019, dato che oggi siamo in tema – e la nuova proprietà del team ZA/UM, che questi avevano invece deciso di lasciare.
La questione, arrivata nelle sedi legali e andata avanti anche a colpi di post social (e in merito alla quale, nonostante i nostri tentativi, non siamo mai riusciti ad avere un commento ufficiale da ZA/UM, ndr), sembra però essere arrivata a una soluzione soldi alla mano, secondo quanto anticipato dal sito estone Eesti Ekspress e riportato dai colleghi di The Gamer.
Se avete letto fino a qui e non ci avete capito niente, facciamo ordine: Robert Kurvitz, lead designer di Disco Elysium, Aleksander Rostov (art director) e l'head writer Helen Hindpere avevano deciso di lasciare il team ZA/UM. La compagnia era stata acquisita da Tütreke OU, guidata da Ilmar Kompus e divenuto nuovo CEO della software house.
We confirm that we are no longer at the studio.
— Aleksander Rostov (@artofrostov) October 2, 2022
-- Aleksander Rostov, Robert Kurvitz, Helen Hindpere
Presa la leadership Kompus, i tre autori originali avevano deciso di abbandonare il team, lanciando l'accusa: Kurvitz e Rostov, insieme al producer Kaur Kender, hanno quindi accusato Tütreke e Kompus di aver ottenuto il controllo di ZA/UM in modo truffaldino, utilizzando dei soldi che erano dello studio stesso e degli azionisti, per acquisire la maggioranza.
Questo, secondo GamesIndustry, avrebbe comportato l'acquisto di quattro sketch di ZA/UM per 1 euro da parte di Kompus, che poi li ha rivenduti allo stesso studio per 4,8 milioni di euro.
Davanti all'accusa di questa manovra, Kompus aveva risposto dicendo che gli autori che avevano lasciato ZA/UM avevano invece creato un ambiente di lavoro tossico nello studio. Da questi botta e risposta, a cui hanno fatto seguito ulteriori accuse reciproche, si è arrivati a quella che sembrerebbe una soluzione, secondo le fonti estoni.
A quanto pare, infatti, i 4,8 milioni di euro della discordia sarebbero stati restituiti a studio ZA/UM, di fatto annullando il motivo delle accuse di Kurvitz e Kender. Così, il caso è stato abbandonato e il CEO, Kompus, ha dichiarato di essere molto soddisfatto dal risultato.
«I fatti e la legge hanno portato a questo epilogo» ha dichiarato Kompus. «Siamo felici che Kender e i suoi avvocati abbiano deciso di lasciar cadere la causa, una che non doveva nemmeno essere proposta fin dall'inizio. La loro decisione afferma che non c'erano basi dietro le loro accuse e che mi sono comportato in modo appropriato e responsabile».
Vedremo, quindi, se questo sarà l'epilogo e che futuro ci sarà davanti per ZA/UM, per tutte le persone coinvolte e, visto che ci siamo, eventualmente anche per Disco Elysium.
Al momento, Aleksander Rostov non ha commentato ulteriormente la vicenda sui suoi profili ufficiali.