La contea della California ha dichiarato lo “stato di emergenza” a causa della crescente diffusione del Coronavirus e l’Electronic Software Association (ESA), ente che si occupa dell’organizzazione dell’E3 2020, ha dichiarato di aver a cuore la salute e la sicurezza di personale, partner, publisher e di tutti coloro che dovranno partecipare all’evento. Per questo motivo continuerà a monitorare e valutare la situazione quotidianamente.
A differenza di altri eventi (come il Mobile World Congress 2020 o GDC 2020) che sono stati cancellati, sembra che, nonostante la situazione, l’ESA sia piuttosto riluttante a rimandare l’evento.
Jason Schreier di Kotaku, tramite un messaggio pubblicato su Twitter, ha affermato che se l’E3 2020 venisse cancellato i publisher di videogame ripiegherebbero sull’organizzazione di eventi digitali online e si renderebbero conto che risparmierebbero molto denaro senza perdere visibilità, seguendo l’esempio di Sony.
If E3 2020 is cancelled and the video game publishers wind up doing digital events instead, I expect most of them to look at how little they lose by not being there (and how much money they save) and follow Sony’s lead in ditching E3 permanently. Big existential moment here https://t.co/qSBgobOhGJ
— Jason Schreier (@jasonschreier) March 4, 2020
Cosa ne pensate a riguardo? Allo stato attuale eventi come l’E3 2020 sono diventati quasi superflui? Ditecelo nei commenti qui sotto!
Ricordiamo che l’E3 2020 si terrà, almeno stando alle ultime informazioni, dal 9 all’11 giugno.
Fonte: Twitter