Se non fosse stato per il management di Activision, con ogni probabilità ci saremmo ritrovati con un
Advanced Warfare 2
, dal momento che il Call of Duty proposto da
Sledgehammer Games era proprio un seguito del suo primo titolo della serie.Come rivelato da Eric Hirshberg, CEO dell’editore californiano, in origine la software house capitanata da Glen Schofield e Michael Condrey aveva spinto per un altro capitolo a base futuristica.Mossa dal feedback arrivato dopo il lancio del non fortunatissimo Infinite Warfare, però, Activision chiese un ritorno alla Seconda Guerra Mondiale e dunque alle origini del franchise con
Call of Duty: WWII.
“Sapevamo che sarebbero diventati storici, che avrebbero trattato la materia con autenticità, che le avrebbero prestato grande attenzione, e sapevamo che avrebbero catturato le proporzioni indicibili della Seconda Guerra Mondiale”, è stato il commento di Hirshberg, che ha spiegato così la scelta di affidare a Sledgehammer un incarico così delicato per le sorti dell’IP.Un piccolo ‘azzardo’, visto l’ingresso relativamente recente dello sviluppatore nella rosa dei team impegnati su Call of Duty (2014), che ha comunque pagato: WWII ha già incassato
500 milioni di dollari.

Se volete saperne di più sul gioco, consultate la nostra
recensione di Call of Duty: WWII
.Fonte:
DualShockers