Con l’annuncio di Call of Duty: Modern Warfare e la sua ambizione di essere ancora più controverso dei precedenti capitoli della serie, torna spesso in auge la missione “Niente Russo”.
“Niente Russo”, ricorderete, è la missione di Call of Duty: Modern Warfare 2 nella quale, nei panni di terroristi, i giocatori vengono chiamati a compiere una strage di civili in un aeroporto.
A quanto pare, però, all’interno di Infinity Ward c’erano diverse anime (o correnti, per dirla in un linguaggio politico) e non tutte erano d’accordo sul come rendere quella scena.
“Niente Russo polarizzò questo studio”, ha rivelato ad anni di distanza l’art lead Joel Emslie in un’intervista concessa in queste ore a Game Informer.
“C’era un lato dello studio che sentiva che avremmo dovuto farla giocare dalla prospettiva di una guardia di sicurezza che ci si era trovata nel mezzo, e poi c’era l’altro lato cui piaceva il modo in cui stava andando”.
Alla fine, sappiamo com’è andata, e sappiamo anche che quella missione centrò l’obiettivo di far discutere in maniera molto accesa del gioco in pieno.
Call of Duty: Modern Warfare è in arrivo il 25 ottobre, preceduto da una beta multiplayer su PC, PS4 e Xbox One, e ritorna con un’eredità di certo molto pesante.