Call of Duty 2021, primi indizi sull'ambientazione: sarà nel passato?

Ad ogni modo, non sembrerebbe puntare ad una timeline moderna

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a cura di Paolo Sirio

Call of Duty 2021 è ormai un dato di fatto, e del resto - visto il successo della serie - la sua esistenza era data per scontata ben prima che arrivasse la conferma di Activision Blizzard nel corso dell'ultima presentazione finanziaria.

Ma dove e quando sarà ambientato il gioco?

In rete, stanno circolando due rumor che puntano ad ambientazioni diverse, sebbene, come abbiamo visto in Black Ops: Cold War, un setting potrebbe non escludere l'altro.

Il primo arriva dal noto insider di Call of Duty, Okami, secondo cui Sledgehammer Games - lo studio che pare essere stato incaricato del progetto - starebbe puntando sulla Guerra di Corea.

La Guerra di Corea si è tenuta negli anni '50, poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, e secondo l'insider ci sarebbe «una buona chance che sarà basato» su questo evento.

Stando ad un altro ben noto insider, Victor_Z, il nuovo Call of Duty sarebbe nuovamente ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.

Si tratterebbe di un bis per Sledgehammer Games, dal momento che il suo primo episodio del franchise è stato proprio WWII.

Ad ogni modo, quale che sia la scelta di Activision Blizzard, evidentemente lo sviluppatore non sarebbe destinato ad andare a toccare la timeline moderna appannaggio esclusivo sin qui di Treyarch Studios (e Raven Software, nell'ultimo Black Ops).

Per il momento non è ancora dato sapere quando sarà presentato il nuovo capitolo ma, com'è stato per il precedente, è probabile che il reveal sia affidato almeno parzialmente a Warzone, la prolifica battle royale di CoD.

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