PlayStation e Bungie stanno vivendo il loro momento più turbolento di sempre perché, dopo la nuova ondata di licenziamenti, stanno emergendo storie sempre più controverse nel rapporto tra le due realtà.
Dopo il lavoro fatto con l'ultima espansione che ha reso il secondo capitolo del looter shooter (lo trovate su Amazon) un gioco ottimo, sono arrivate brutte notizie.
Tutto è iniziato con i licenziamenti annunciati ieri da Bungie, che hanno scosso la community al punto di scatenare anche le reazioni del resto dell'industria nei confronti dei creatori di Destiny.
E parlando proprio delle motivazioni che hanno portato a questi licenziamenti e successiva ristrutturazione, arriva un report da parte di PlayStation Lifestyle su un possibile comportamento scorretto da parte di Bungie.
Pare che Bungie abbia ingannato Sony riguardo alla sua posizione finanziaria prima dell'acquisizione da parte di PlayStation avvenuta qualche anno fa.
Il rapporto proviene dal giornalista veterano Stephen Totilo, che ha parlato con ex dipendenti di Bungie per approfondire la questione. Almeno uno di loro ha affrontato ciò che molti analisti e anche la comunità dei videogiochi hanno trovato sconcertante: il fatto che Sony abbia speso 3,6 miliardi di dollari per acquisire lo studio.
L'ex dipendente ritiene che Sony abbia pagato eccessivamente per Bungie, anchep perché lo studio avrebbe ingannato il produttore di PlayStation vendendo «cose che semplicemente non erano in grado di consegnare».
Una delle fonti di Totilo sostiene che se Bungie non fosse stata acquisita, sarebbe potuta fallire e arrivare solamente all'insolvenza.
Vedremo se ci saranno altri aggiornamenti al riguardo, mentre sembra che addirittura un possibile Destiny 3 sia stato cancellato contestualmente ai licenziamenti messi in atto.
I quali, stando ad altre analisi, potrebbero portare Bungie ad essere uno studio completamente controllato da PlayStation, mentre molti dipendenti avrebbero già raggiunto gli Studios di PlayStation per iniziare i lavori su altre IP.