La community PlayStation da anni sogna un ritorno in grande stile di Bloodborne, l’action RPG di culto firmato From Software e pubblicato da Sony nel 2015.
Nonostante le richieste incessanti di un remaster per PS5 o di una versione per PC, il gioco (che trovate in ogni caso su Amazon) rimane confinato alla retrocompatibilità, senza neppure una patch che ne migliori le prestazioni.
Vero anche che l'assenza di notizie da parte di Sony sta causando molto malumore tra la community di Bloodborne, sempre più frustrata.
In una recente intervista rilasciata a Kinda Funny (via VGC), Shuhei Yoshida, storico dirigente di PlayStation, ha fornito una spiegazione intrigante sul perché questo desiderio rimanga ancora insoddisfatto.
Yoshida, che ha lasciato Sony questo mese dopo oltre 30 anni di carriera, ha condiviso la sua teoria personale, puntando il dito verso la passione esclusiva di Hidetaka Miyazaki per il progetto.
«Miyazaki amava profondamente Bloodborne e ciò che aveva creato,» ha dichiarato Yoshida.
«Credo che sia interessato a riportarlo in vita, ma è incredibilmente impegnato e non può occuparsene personalmente. Al tempo stesso, non vuole che qualcun altro ci metta mano. Questa è la mia teoria, e il team PlayStation rispetta questo suo desiderio.»
Pur non essendo più direttamente coinvolto nello sviluppo first-party, Yoshida sottolinea che le sue osservazioni non si basano su informazioni riservate, ma su un’interpretazione personale della situazione.
Le dichiarazioni di Yoshida fanno eco a quanto affermato dallo stesso Miyazaki lo scorso anno.
Durante un’intervista, il presidente di FromSoftware aveva espresso il desiderio che più giocatori potessero godere di Bloodborne, ma si era fermato lì, senza lasciar trasparire alcun piano concreto per un remaster o una versione PC.
Nonostante il fascino senza tempo di Bloodborne, il gioco rimane una “reliquia del passato”, come lo stesso Miyazaki lo ha definito.
Ma in un’industria che si muove a ritmi vertiginosi, lasciare che un capolavoro come questo rimanga sepolto nel passato è un lusso che pochi possono permettersi.
Forse, la vera domanda da porsi è: quando sarà il momento di lpermettere al mondo di riscoprirlo? Al momento, a colmare il vuoto ci pensano giusto i fan.