Bloober era "preoccupato" da Silent Hill 2 Remake

Silent Hill 2 Remake: il direttore creativo di Bloober Team temeva che non ci fosse un buon modo per ricostruire il classico horror.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il remake di Silent Hill 2 è stato accolto con scetticismo dai fan fin dall’annuncio che Bloober Team si sarebbe occupato dello sviluppo.

Tuttavia, dopo oltre due anni di lavoro, il progetto (che trovate su Amazon) ha contribuito a riscattare lo studio agli occhi del pubblico.

Durante il panel Silent Hill 2: Remaking a Horror Icon — An Artistic Journey into Fear alla GDC 2025, il direttore creativo Mateusz Lenart ha rivelato che inizialmente il team era preoccupato di non riuscire a ricreare il gioco senza «soluzioni e meccaniche arcaiche».

Nonostante i dubbi iniziali, il team ha capito presto che non si trattava di ricreare il gioco esattamente com’era, ma di restituire ai giocatori il ricordo di Silent Hill 2, rielaborandolo in chiave moderna.

Un approccio simile a quello adottato da Capcom con il remake di Resident Evil 2, eliminando i controlli a "carro armato" e le telecamere fisse.

Fin dall’inizio, Bloober Team ha riconosciuto l’importanza della storia di Silent Hill 2, cercando di mantenerla intatta il più possibile.

Tuttavia, secondo Lenart, era difficile raccontarla con le stesse meccaniche del passato senza modifiche al gameplay o al combattimento.

Il remake ha quindi introdotto alcuni cambiamenti significativi: pur rispettando la struttura originale, ha ridisegnato alcune sezioni, come la scena di Eddie, che ora si svolge in un cinema anziché in una sala da bowling.

Uno dei primi cambiamenti decisi dal team è stato l’abbandono delle telecamere fisse in favore di una visuale in terza persona sopra la spalla, simile ai moderni survival horror.

Sebbene questa scelta abbia eliminato parte dello stile distintivo dell’originale, Lenart ha spiegato che l’obiettivo non era suscitare nostalgia tramite soluzioni obsolete, ma adattare il gioco ai tempi moderni.

Lavorare su un remake di un titolo così iconico è stato un compito difficile per Bloober Team, consapevole che ogni modifica avrebbe potuto scontentare una parte dei fan. Anche dettagli apparentemente insignificanti, come il redesign di Angela, hanno generato discussioni accese.

Tuttavia, secondo Lenart, il processo è stato una continua scoperta: «Passo dopo passo, abbiamo iniziato a vedere il potenziale e le opportunità di miglioramento. E così, la paura si è trasformata lentamente in entusiasmo.»

Nonostante le controversie, il remake di Silent Hill 2 sembra aver trovato un equilibrio tra rispetto per il classico e innovazione, anche se per molti giocatori l’originale del 2001 rimane insostituibile. In attesa di Silent Hill f, ovviamente.

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