Nuovi dettagli circa i cambiamenti in corso presso Blizzard sono arrivati in una serie di report firmati Kotaku ed Eurogamer.net.
A quanto pare, l’influenza di Activision negli affari della sorella di Irvine, California sarebbe aumentata ulteriormente nell’ultimo anno.
Ciò avrebbe portato al taglio di tutti i settori non direttamente connessi a marketing, finanza e sviluppo di videogiochi.
La casa americana avrebbe iniziato a rinunciare a rami ritenuti ‘secchi’ come il servizio clienti (in particolare a Cork, in Irlanda, 100 sarebbero stati lasciati andare) e i reparti QA e IT che si occupano generalmente del supporto post lancio.
Activision Blizzard avrebbe dato il via ad un programma chiamato Career Crossroads che, su base volontaria, proporrebbe laute buoneuscite per quanti interessati a fare posto nella compagnia.
Questo, insieme al precedente report di Kotaku e la chiusura dei piani esports di Heroes of the Storm, darebbe l’impressione che ci sarebbero cicli di sviluppo e supporto post release più brevi per i titoli di Blizzard, e di conseguenza più giochi in arrivo con meno distanza gli uni dagli altri.
Si tratta naturalmente di indiscrezioni e non possiamo dire quando queste cominceranno a palesarsi sotto forma di effetti concreti sulla software house di Overwatch, Diablo e World of Warcraft.
Fonte: USGamer.net