Dopo anni di giochi in vetrina e AAA, BioWare per il suo futuro vorrebbe dedicarsi anche a giochi più piccoli e più sperimentali. Qualcosa di ben lontano, insomma, dall’imperfetto Mass Effect Andromeda di cui hanno parlato poche ore fa.Intervistati da Game Informer, il general manager Casey Hudson e il producer Mark Darrah hanno fatto il punto della questione.
«Penso che cominci a farsi avanti l’opportunità, per noi, di fare delle cose che siano un po’ più sperimentali» ha spiegato Hudson. «Mi piacerebbe raggiungere un punto in cui sì, stiamo realizzando un nostro grande progetto, ma stiamo anche facendo qualche esperimento. Voglio arrivare al punto in cui possiamo fare un po’ l’equivalente dei cortometraggi, quando escono e dicono alle persone ‘hey, abbiamo un po’ di cose che volevamo fare, delle idee creative che volevamo far uscire, date un’occhiata a questo’. Poi vorrei vedere cosa piacerebbe alla gente» ha aggiunto.Anche Darrah è dello stesso avviso e, dal suo punto di vista, in futuro i grandi publisher potrebbero definire progetti di diversa scala, anziché soli AAA: «si potrebbe diversificare. Ci sarebbe la possibilità di fare grandi giochi che siano enormi, esperienze di grandi dimensioni, ma magari anche qualche esperienza un po’ più piccola, pensata per una fruizione un po’ più veloce. Credo che nel mondo indie ci siano cose che le persone possono fare che sarebbero off-limits nel mondo dei giochi in HD, perché non è solo il budget dato allo studio a crescere, ma anche le aspettative del pubblico. Credo ci sia una terra di mezzo. Ho sento parlare di “indie AAA”, che parla proprio di quegli stessi valori da grande produzione, ma con un piccolo budget.»
Tra gli esempi citati dai due sviluppatori c’è Table Tennis per Rockstar, ma anche Valiant Hearts per Ubisoft. Vedremo quindi se, dopo aver dato i natali ad Anthem, il prossimo 22 febbraio, anche BioWare troverà la sua terra di mezzo. Fonte: PC Gamer
