Sembra proprio che BioWare abbia già deciso di mettersi alle spalle il prima possibile il flop Dragon Age The Veilguard, così da iniziare a pensare subito ai suoi prossimi progetti — tra i quali vediamo in testa il nuovo Mass Effect.
Sappiamo infatti che l'ultimo episodio di Dragon Age ha diviso fortemente pubblico e critica, ottenendo come risultato vendite decisamente poco soddisfacenti: EA ha ammesso che le copie vendute sono state quasi la metà rispetto a quelle previste inizialmente.
E adesso sembra che il team di sviluppo abbia scelto di interrompere il supporto del gioco con nuovi contenuti, passando a risolvere bug gravi dell'ultima ora prima di smistare definitivamente gli autori su nuovi progetti.
Il changelog completo dell'ultimo aggiornamento ha infatti incluso una dicitura che non è passata inosservata alla redazione di PlayStation LifeStyle e che sembra anticipare proprio questa mossa:
«Grazie per aver scelto Dragon Age: The Veilguard. Siamo rimasti davvero soddisfatti della stabilità del gioco all'uscita e speriamo che da allora abbiate apprezzato le nostre patch.
Dal momento che il gioco è stabile, passeremo a monitorare eventuali bug che potrebbero rovinare l'esperienza».
Dichiarazioni che sembrerebbero anticipare che BioWare non ritiene più necessario intervenire sul gioco di ruolo, salvo bug di emergenza.
Chiaramente non troviamo una comunicazione definitiva sull'interruzione degli aggiornamenti, sia per poter intervenire nel caso di errori "game-breaking" che per non scoraggiare ulteriori potenziali acquirenti (lo trovate scontato su Amazon, se volete dargli fiducia), ma appare evidente che il destino di Dragon Age The Veilguard appare già segnato.
Ovviamente monitoreremo la situazione ed eventuali aggiornamenti del caso: qualora dovessero arrivare comunicati ufficiali di BioWare al riguardo, vi terremo prontamente informati sulle nostre pagine.
Nella recensione dedicata anche il nostro Gianluca Arena è rimasto deluso da Dragon Age The Veilguard, raccontandovi che «un gioco di ruolo debole, con un loot system deludente e poca libertà di scelta nelle build dei personaggi, ma anche un discreto gioco di azione in terza persona con sottili venature da GDR ed un sistema di combattimento discreto».
Piccoli punti di forza questi ultimi che, evidentemente, non sono bastati a convincere i fan più scettici.