I fan di PS5 sono rimasti spiazzati dalla notizia che Bend Studio – il team dietro titoli iconici come Days Gone e la storica serie Syphon Filter – ha dovuto abbandonare un ambizioso progetto live-service.
La cancellazione, avvenuta durante una revisione interna di Sony, rappresenta un altro colpo per il travagliato percorso dei giochi live-service targati PlayStation.
Le prime indiscrezioni erano emerse lo scorso anno, quando un annuncio di lavoro lasciava intuire che Bend Studio stesse cercando un Lead Project Manager con esperienza nello sviluppo di “AAA live-service games”.
Nonostante le ambizioni dichiarate, il progetto sembra essersi arenato, confermando una realtà: Bend Studio è sempre stato più conosciuto per le sue esperienze single-player (che trovate su Amazon).
Il progetto cancellato era stato descritto come il “miglior lavoro” del team e un passo verso la “prossima generazione” dello studio.
Kevin McAllister, community manager dello studio, ha provato a rassicurare i giocatori con un messaggio su X:
«Grazie per il supporto, davvero. Continueremo a creare cose fighe.»
Un segnale positivo, certo, ma che lascia aperte molte domande. È evidente che Sony stia facendo i conti con il rischio del “troppo e subito”.
La sua spinta sui live-service, fino a ora, ha generato più dubbi che successi. E Bend Studio, un team che ha sempre brillato nelle esperienze narrative e single-player, sembra essere stato trascinato in una direzione che non gli appartiene.
Sony farebbe meglio a ripensare la propria strategia, lasciando agli studi più libertà creativa. Perché, alla fine, sono proprio i giochi come Days Gone – imperfetti ma autentici – a lasciare il segno. E non certo quelli come Concord.
La decisione di Sony di cancellare due giochi live-service in sviluppo, incluso un nuovo capitolo di God of War, sarebbe infatti dovuta proprio al flop di Concord. E la cosa francamente non mi stupisce neanche un po'.