Baldur's Gate 3 si è rivelato uno dei videogiochi più dettagliati e sorprendenti rilasciati negli ultimi anni, al punto da aver lanciato Larian Studios al centro dell'attenzione nell'industria videoludica.
Lo studio ha sempre potuto vantarsi di una gestione indipendente rispetto a numerosi tripla-A sul mercato: sebbene Tencent possieda una percentuale delle sue azioni, l'azienda ha sempre lasciato il team libero di agire come meglio credeva, senza mai intromettersi.
In un'intervista rilasciata a PC Gamer, Swen Vincke spiega che è stato possibile allontanare altri publisher proprio per via del loro modo di approcciarsi al terzo capitolo di Baldur's Gate (trovate i primi due episodi su Amazon): ciò che ha permesso al capolavoro di essere amato da tantissimi fan non poteva che far preoccupare altre aziende esterne.
«Se vedete [Baldur's Gate 3] vi spaventerà, come investitori e come publisher. La primissima cosa che cercherete di fare sarà tenerlo sotto controllo — cercherete di analizzarlo, contenerlo e controllarlo, ed è esattamente l'opposto di ciò che vogliamo fare».
Vincke spiega infatti che il loro tipo di approccio significa sviluppare tantissimi dettagli e segreti, per tenere conto dello stile di gioco di ogni utente, anche se questo significa che alcuni di questi dettagli — su cui magari sono stati spesi milioni — alla fine verrebbero visti solo da utenti che è possibile contare sulle dita di una mano.
«Perché stiamo spendendo un milione di dollari su un drago, se poi alla fine nessuno potrà vederlo a parte quelle 5 persone che hanno fatto una scelta davvero oscura?
Perché se loro lo vedranno, allora dovranno anche esserne felici. Ed è per questo che infilerò lì quel dannato drago, perché sarà la logica conseguenza delle azioni che avranno scelto».
Dichiarazioni che probabilmente spiegano meglio di mille parole l'approccio di Larian Studios per Baldur's Gate 3: l'intenzione è quello di far vivere un'avventura unica per ciascun giocatore, anche per chi potrebbe prendere le scelte più improbabili del mondo.
Un approccio che però richiede tantissimo sforzo — con conseguente budget — che molti publisher non potrebbero mai accettare, Anche se magari, dopo il successo di Baldur's Gate 3, alcuni di loro potrebbero perfino cambiare idea.
E se perfino dopo un anno i fan continuano a scoprire quest segrete, possiamo dire che l'obiettivo è assolutamente riuscito.
Nel corso della stessa intervista, Vincke ha però ammesso che è stato proprio questo il motivo per cui alla fine non si farà un Baldur's Gate 4 di Larian Studios: il CEO non voleva costringere il suo team a lavorare per tantissimi anni sempre sulle stesse cose.