Avvocati di Bethesda scatenati

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Mettiamola così: se vi domandassero di nominare la software house più simpatica del pianeta, difficilmente scegliereste Bethesda Softworks. O, perlomeno, difficilmente riterreste simpatici gli avvocati membri dello studio al quale il team autore di Fallout e The Elder Scrolls si rivolge per tutelare i suoi diritti.Dopo la causa avviata contro l’utilizzo del titolo Scrolls nei confronti di Mojang, poi conclusasi con un accordo tra le due parti, ecco che anche un innocuo fan di Fallout si è visto recapitare la fatidica letterina dai legali che tutelano la compagnia membra di ZeniMax Media: il ragazzo, Løken Andersen, era reo di aver aperto un fan-site dedicato al suo videogioco preferito, all’interno del quale pubblicava dei fanart proprio ispirati ai poster anni ’40 di Fallout. I suoi lavori hanno riscosso particolare apprezzamento tra gli altri appassionati, che gli hanno domandato delle versioni in alta risoluzione così da poter stampare le immagini ed utilizzarle come poster nelle loro case.Løken ha acconsentito, inviando sul sito i suoi lavori (sottolineiamo che erano dei fanart, e non replicavano in nessun modo alcuna immagine presente nel gioco già facente parte degli artwork ufficiali di Bethesda) e rendendoli scaricabili gratuitamente a chiunque lo avesse voluto.Esatto: gratuitamente. Il ragazzo non aveva nessun profitto dalla diffusione delle sue opere, e facciamo notare anche che il suo sito non presenta nessun banner pubblicitario, dai click sui quali Løken avrebbe potuto guadagnare qualcosa.L’attacco dei legali di Bethesda, insomma, che hanno reclamato di possedere i copyright sulle opere di Løken Andersen in quanto ispirate all’universo Fallout, è quanto mai ingiustificato. Il ragazzo, in ogni caso, pur essendosi visto costretto a rimuovere tutte le opere dal sito, ha deciso di replicare alla lettera degli avvocati esponendo il suo punto di vista e facendo presenti anche le leggi vigenti in Norvegia, nazione nella quale risiede e nella quale è registrato ed ospitato il suo sito. Staremo a vedere se la sua determinazione sarà premiata.Vi lasciamo in calce il link al suo sito e ad un post del suo blog dove Løken mostra la lettera ricevuta dagli avvocati e la sua successiva risposta.

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