Assassin's Creed Shadows rende omaggio al Giappone, che "ringrazia" censurandolo

Con un colpo di scena decisamente ironico, la versione giapponese di Assassin's Creed Shadows dovrà essere censurata per via di una violenza eccessiva.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Sebbene Assassin's Creed Shadows abbia deciso di rendere omaggio al Giappone feudale con una delle ambientazioni più affascinanti della serie, ciò non è bastato a superare le stringenti leggi per la classificazione di età dei videogiochi, tra le più severe al mondo.

Il CERO — l'ente di valutazione giapponese — ha infatti assegnato all'ultimo capitolo della saga una classificazione Z, corrispondente al nostro PEGI 18 e che significa che sarà un titolo vietato ai minorenni.

Ubisoft Japan ha tuttavia confermato di aver potuto raggiungere questa valutazione solo dopo aver censurato il gioco: la violenza era stata infatti ritenuta troppo cruda e, senza opportuni cambiamenti, non sarebbe potuto entrare in commercio in Giappone.

Chiariamo fin da subito che questo provvedimento non coinvolgerà in alcun modo le versioni internazionali (che potete prenotare su Amazon), ma sarà una brutta notizia per gli utenti giapponesi che dovranno fare a meno di alcune opzioni particolarmente violente per finire i nostri nemici.

Come riportato da Automaton West, le edizioni giapponesi di Assassin's Creed Shadows non avranno smembramenti o decapitazioni, opzione che potrà essere invece attivata o disattivata a piacimento in tutte le altre versioni del gioco.

Curiosamente, Ubisoft Japan segnala anche che le versioni rilasciate in Giappone presenteranno anche alcune modifiche ai dialoghi di gioco, che saranno diversi rispetto alle versioni internazionali.

Può darsi che questo abbia a che vedere con il fatto che la descrizione giapponese su Steam non considerava più Yasuke un Samurai, sebbene la nostra prova in anteprima mi abbia confermato che non è cambiato nulla dal punto di vista della storia.

Ovviamente non sappiamo con certezza quale sia la situazione in Giappone e sia stato questo il contenuto oggetto di censura, ma è sicuramente bizzarro che Ubisoft sia costretta a fare questi cambiamenti per un gioco che intendeva proprio omaggiare tale paese e la sua storia.

Terremo gli occhi aperti per eventuali aggiornamenti su questo tema: non appena ne sapremo di più, vi informeremo tempestivamente sulle nostre pagine, come sempre.

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