Assassin's Creed Shadows fa infuriare le autorità giapponesi: «Prenderemo provvedimenti»

Un video gameplay di Assassin's Creed Shadows mostra la distruzione del Santuario di Itate Hyozu: le autorità giapponesi non l'hanno presa affatto bene.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

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Il lancio di Assassin's Creed Shadows non sta riuscendo a evitare le polemiche, ancora una volta arrivate dal pubblico giapponese che ritiene ci sia stato poco rispetto nell'implementazione dei santuari.

Nelle scorse giornate è infatti diventato virale un video gameplay che mostrava la possibilità di distruggere gli interni del Santuario di Itate Hyozu, basato sul corrispondente luogo religioso realmente esistente.

Come segnalato da Automaton West, le autorità giapponesi non hanno accolto affatto bene la notizia: sulla testata Sankei News è stato infatti pubblicato un comunicato dei rappresentanti del santuario, infuriati per la sua inclusione a loro insaputa.

Nello specifico, i rappresentanti hanno minacciato che «prenderanno provvedimenti appropriati» per la decisione di Ubisoft, anche se non è attualmente chiaro che cosa riguarderanno: potrebbe essere richiesto di cambiare nome alla location in-game, se non addirittura la sua rimozione o altre misure particolari.

Il portavoce ha anche aggiunto che l'inclusione del santuario in Assassin's Creed Shadows è arrivata a loro insaputa e che, se Ubisoft avesse chiesto l'autorizzazione, avrebbero rifiutato senza mezze misure.

Sembra insomma che Assassin's Creed Shadows (potete prenotarlo su Amazon) si stia ritrovando ad affrontare l'ennesima polemica: al momento gli sviluppatori non hanno ancora commentato l'accaduto, ma vi terremo aggiornati qualora arrivassero novità in merito.

Non è la prima volta che il team di sviluppo si ritrova a fare i conti con la rabbia del pubblico giapponese: perfino la nuova data di lancio ha suscitato forti perplessità, dato che corrisponde all'anniversario di uno degli attacchi terroristici più gravi nella storia del Giappone.

Inoltre, l'ente di valutazione giapponese ha già costretto Ubisoft ad adoperare forti censure per la versione asiatica, che fortunatamente non saranno applicate nelle versioni internazionali ed europee.

Vedremo come si rifletteranno queste polemiche per le vendite complessive, anche se va detto che i pre-order sono attualmente molto positivi e in linea con i capitoli più venduti della serie.

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3 Commenti

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Sta diventando una comica. Come se non bastavano la presenza dei cocomeri e di una.... lottatrice di sumo!! 🤣 Che sfigati.
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da giocatore di vecchia data non ricordo un periodo più "imbruttito" nei confronti dei nostri amati videogiochi come da un paio di anni a questa parte.. sbaglio io ??
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da giocatore di vecchia data non ricordo un periodo più "imbruttito" nei confronti dei nostri amati videogiochi come da un paio di anni a questa parte.. sbaglio io ??
No no, hai ragione, e secondo me è perché negli ultimi anni i producer sono diventati sempre più avidi e hanno cercato di inchiappettare i giocatori ad ogni occasione con politiche al limite dello scam. Aziende come Ubisoft, o Sony sono l'esempio perfetto. Per carità è giusto che cerchino di fare più soldi possibile, ma in passato c'èra più voglia di accontentare gli acquirenti e meno di spennarli.
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