Che l'IP di Assassin's Creed avesse ancora una enorme forza commerciale, non lo scopriamo oggi: sul nostro sito, ad esempio, vediamo quanti lettori si muovono quando si parla di quello che è, al momento, il franchise più popolare di casa Ubisoft.
Anche Assassin's Creed Shadows, arrivato sul mercato lo scorso 20 marzo, ha confermato questa tendenza, ribadendo anche un'altra cosa: le polemiche delle casse di risonanza dei social network, nelle proprie bolle, sono esattamente quello – casse di risonanza.
Poi c'è il mondo reale, ed è un mondo dove, a prescindere da qualsiasi cosa bella o brutta si scriva o si urli dentro lo schermo, i numeri suggeriscono che Shadows ha avuto il miglior lancio di sempre per il franchise dopo quello di Valhalla.
Con Valhalla che, però, è arrivato a novembre (periodo di solito molto più ricco per i videogiochi, a ridosso del Black Friday e delle feste) e in piena pandemia, dove i videogiochi ebbero a loro volta un enorme boost.
I numeri secondo VGC
I dati di vendita rivelati a VGC mostrano un quadro molto positivo: Shadows ha generato il secondo miglior fatturato di sempre al Day 1 per la serie, superato solo dal colosso Valhalla. Come accennavamo, però, quest'ultimo aveva goduto di condizioni particolarmente favorevoli, debuttando durante la pandemia – quando il mercato videoludico viveva un momento di espansione senza precedenti.
I numeri visti dai colleghi di VGC svelano che il gioco è andato estremamente bene su PlayStation Store, dove ha stabilito un nuovo record per Ubisoft come miglior lancio di sempre.
Il titolo ambientato nel Giappone feudale ha anche conquistato il primato di gioco Ubisoft più inserito nelle liste dei desideri di sempre, confermando l'interesse generato dall'ambientazione nipponica – che effettivamente i fan chiedevano da un bel po'.
Anche la scelta di lanciare da subito il gioco su Steam per i giocatori PC, anziché dirottarli necessariamente su Ubisoft Connect, ha pagato: circa il 27% delle attivazioni totali è avvenuto su PC, con la piattaforma di Valve che ha giocato un ruolo determinante in queste statistiche.
Per contesto, è la prima volta dal 2019 che Ubisoft lancia un suo gioco AAA da subito su Steam, mentre negli anni passati si era concentrata sul suo client proprietario e, in alcuni casi, sul concorrente Epic Games Store – non proprio amatissimo dai giocatori.
«Non è un documentario»
Nelle scorse ore, dopo aver preparato perfino un piano per proteggere gli sviluppatori dai "fan" online, Ubisoft aveva anche risposto a chi commentava la veridicità storica del suo Assassin's Creed Shadows, ribadendo di aver voluto realizzare un titolo che immergesse nel contesto storico mostrato, ma non un «documentario», con quindi delle licenze poetiche.
Non sorprende, considerando che comunque anche negli altri episodi, recenti e meno, abbiamo visto anche intersezioni con la mitologia intrufolarsi nelle vicende degli eroi di Assassin's Creed.
L'accoglienza delle recensioni è stata mediamente positiva: nella nostra disamina, il veterano Gianluca Arena ha sottolineato come Shadows rappresenti un passo nella giusta direzione rispetto all'elefantiaco Valhalla, che invece metteva in prima vista visibilmente la quantità rispetto alla qualità. Una tendenza mitigata da Shadows, dove anche le tante attività secondarie ripetitive sono relegate a riempitivo e non più obbligatorie, e che mette in scena anche qualche idea inedita apprezzabile.
La strada per tornare ai lidi dei capolavori è lunga, ma quanto fatto da Naoe e Yasuke, pur nelle sue incertezze, è positivo. E comunque, a prescindere da questo, i consumatori hanno dimostrato di essere particolarmente affezionati ad Assassin's Creed: i numeri lo dicono in modo molto chiaro.
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?