Domani sarà il grande giorno di Red Dead Redemption 2 e, com’è noto, Rockstar Games è finita al centro di una lunga polemica in merito agli orari lavorativi molto esigenti per il suo team di sviluppo.
Patrick Klaus, managing director, ha lanciato una frecciatina allo studio dei fratelli Houser in una recente intervista concessa a Gamasutra.
Secondo Klaus, un gioco delle dimensioni di Assassin’s Creed Odyssey “non ha richiesto un enorme crunch, come forse alcuni dei tripla A di cinque o dieci anni fa”.
“Possiamo fare sempre meglio ma siamo riusciti abbastanza bene ad avere successo nel fornire un gioco di dimensioni enormi che abbia un buon livello di qualità assicurandoci allo stesso tempo che i nostri team non si bruciassero e fosse disgustati all’idea di lavorare al gioco”.
Ubisoft ritiene infatti che “sia un falso vantaggio bruciare i nostri team. Rischiamo di perderli o rischiamo di perdere il loro coinvolgimento, e semplicemente non trarremmo il massimo da quei talenti se li sottoponessimo a straordinari folli”.
Se volete saperne di più sul titolo di Rockstar, date un’occhiata alla nostra recensione di oggi.