Arcane, la serie Netflix tratta dall'universo di League of Legends (che potete esplorare tramite Amazon) è stata un vero e proprio caso sin dalla prima stagione, e con la nuova tornata di episodi si è riconfermata un capolavoro.
Lo abbiamo detto anche nella nostra analisi della seconda stagione, parlando di un'opera d'arte generazionale che però potrebbe restituire «la sensazione di una probabile rielaborazione per chiudere la narrazione in anticipo sui tempi».
Questa osservazione l'hanno fatta in molti, tra critica e pubblico, al punto che lo showrunner di Arcane ha deciso di dire la propria pubblicamente. (tramite VG 247).
In una recente intervista, Christian Linke ha affrontato queste critiche riconoscendo che la struttura narrativa è stata diversa rispetto alla prima stagione, cosa che non è passata inosservata agli spettatori.
Linke ha spiegato che il team creativo ha voluto «prendersi dei rischi» con la seconda stagione, ristrutturando il ritmo degli episodi:
«Riconosco che alcune persone esprimano questa opinione. La maggior parte del pubblico sembra soddisfatta, ma ci sono persone che dicono: "È affrettato, cosa sta succedendo?". Rispetto queste opinioni. [...] Ci sono alcune persone che volevano specificamente vedere la continuazione della prima stagione in tal senso e sono deluse. Non sono felice che la pensino così, ma lo rispetto.»
Uno dei punti forti della prima stagione era il modo in cui le relazioni tra i personaggi si sviluppavano lentamente, ma questa volta molti spettatori hanno percepito una corsa verso la conclusione.
Oltre al problema del ritmo, un altro elemento di discussione è stato l'inclusione di nuovi personaggi. Secondo Linke, il team si è trovato di fronte a una sfida difficile: alcuni spettatori lamentavano che ci fossero troppi archi narrativi da seguire, mentre altri avrebbero voluto vedere più personaggi del mondo di League of Legends:
«Da un lato c'è chi dice che è troppo. Dall'altro, c'è chi chiede: "Dov'è Camille? Perché non avete inserito Blitzcrank?". Abbiamo cercato di includere il giusto numero di storie.»
Nonostante le critiche, è evidente che il progetto è stato influenzato anche dai costi di produzione, che hanno reso improbabile l'idea di una terza stagione per concludere la storia.
Vedremo se con le prossime produzioni già annunciate Fortiche sarà in grado di trovare un equilibrio ed evitare qualsiasi critica.