Apple , ma assemblato in Cina

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a cura di P.squalo

Designed by Apple in California. Assembled in China
, è questa la scritta che troviamo dietro ad ogni dispositivo della mela di Cupertino, benchè, spesso significhi tanta produzione ma poca qualità. Perché allora non assemblare iDevice a casa propria?La risposta sta nel fatto che Foxconn ha a che fare con numeri di produzione da capogiro per conto di Apple: circa 230.000 persone. Una massa tale di persone rappresenta il 3% degli abitanti di New York. In Cina, a parte l’abbondanza di manodopera, la richiesta per questi posti è altissima nonostante le condizioni siano inaccettabili in occidente, con turni di dodici ore sei giorni a settimana per guadagnare meno di 17$ al giorno (circa 13€). Inoltre, la produzione degli iPhone
è seguita anche da circa 8700 ingegneri industriali, la cui ricerca per trovarli negli Stati Uniti impiegherebbe nove mesi contro quindici giorni in Cina. Pare che, agli USA mancano le capacità fisiche necessarie a fornire la produttività che serve a Appl e gli attuali 43.000 posti di lavoro creati in patria sembrano essere il massimo possibile. C’è anche un fattore prezzo ad influenzare la cosa, difatti, trasferendo l’assemblaggio in America si alzerebbero i costi, dalla spedizione delle componenti, la cui produzione è legata quasi del tutto in Asia, inoltre i lavoratori statunitensi richiedono spese maggiori per tasse ed assicurazione, così un iPhone tutto americano costerebbe più di mille dollari.

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