Anthem non era un loot shooter in origine

Un retroscena sulla creazione di Anthem, che non è stato evidentemente sempre il gioco che abbiamo conosciuto quest'anno

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a cura di Paolo Sirio

Un articolo molto interessante appena pubblicato da Kotaku chiarisce alcuni aspetti della tribolata creazione di Anthem, la nuova IP di BioWare.

Il gioco è arrivato nei negozi a febbraio ma chiaramente è stato in sviluppo molto a lungo, parliamo di un periodo che va, pre-produzione inclusa, dal 2012 fino alle ultime battute dello scorso anno.

Jason Schreier, penna del portale americano, ha chiarito nel suo articolo che fin da subito Anthem era previsto come gioco multiplayer online; non c’è stata quindi alcuna forzatura nel renderlo qualcosa che non fosse nelle corde di BioWare da parte di EA.

Schreier afferma però che “non è sempre stato un loot shooter, il tipo di gioco dove grindi all’infinito missioni per nuove armi”.

“Nelle prime versioni, l’idea era che ti saresti imbarcato da una città e saresti uscito per spedizioni con i tuoi amici, rimanendo fuori nel mondo fintanto che saresti riuscito a sopravvivere.

Avresti usato una exosuit robotica e avresti combattuto nemici con attacchi melee e da fuoco, ma il focus era meno sull’ammassamento di loot e più sul vedere quanto saresti riuscito a sopravvivere.

Una missione ad esempio avrebbe potuto portare te e la tua squadra al centro di un vulcano, dove avresti dovuto capire perché stesse eruttando, uccidere delle creature e combattere per tornare a casa”.

Secondo il giornalista, “avremmo potuto esplorare per prendere risorse o recuperare navi aliene in cerca di parti, portandole ala nostra base per potenziare le armi o la suit”.

Sembra che un ostacolo importante per questo genere di prototipo, che piacque molto al team di sviluppo, fu la tecnologia: BioWare voleva infatti che un prodotto di tali dimensioni funzionasse online, cosa difficile da gestire viste le dimensioni degli ambienti e delle creature coinvolte.

Il colpo di grazia alla parte più ambiziosa del progetto arrivò nel 2014 quando Casey Hudson, creatore di Mass Effect che aveva gettato le basi della nuova IP durante le fasi finali della trilogia, lasciò lo studio dicendo che la base per Anthem era stata gettata e lui non serviva più di fatto alla causa.

Hudson ha fatto poi ritorno a casa per le battute conclusive dello sviluppo, ma come general manager di BioWare al posto di Aaryn Flynn, andato via dopo il lancio di Mass Effect Andromeda.

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