Non è come pensate, purtroppo non tutti i titoli delle notizie soddisfano le aspettative del lettore, ma questo non significa che la notizia non abbia una certa importanza!Il CEO di Rovio, Mikael Hed, in una recente intervista ha detto che la pirateria non rappresenta una minaccia per Angry Birds, citando parallelismi con l’industria musicale, spiega: “Abbiamo ereditato qualcosa dal mondo della musica, la quale doveva smettere di trattare i clienti come semplici utenti, e iniziare a trattarli come fan. Lo facciamo oggi: si parla di quanti fan abbiamo e non di quanti utenti. Se perdiamo i fan, il nostro business è finito, ma se riusciamo ad accrescerne il numero, anche il nostro business crescerà. Quindi la pirateria non può essere un male: non fa altro che aumentare il nostro business alla fine del giorno! […] Abbiamo alcuni problemi con la pirateria, non solo per quanto riguarda le applicazioni, ma anche e soprattutto nei prodotti di consumo. Ci sono tonnellate e tonnellate di merce, soprattutto in Asia, che viene prodotta senza la licenza ufficiale apposta sui loro prodotti”Affermazioni di un certo valore quelle di Rovio, dal momento che il loro non è più un semplice gioco, ma un vero e proprio brand. Il marchio si è rivelato molto più redditizio per quanto riguarda l’industria dei cartoni animati, giocattoli, peluches e partnership che come app, per cui l’azienda si mantiene aggressiva rispetto al proprio mercato iniziale.