Anche Humble Games avvia licenziamenti di massa, tanto per cambiare [Agg.]

Humble Games ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti di massa, per quella che viene definita una «ristrutturazione» del publisher.

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a cura di Francesco Corica, Stefania Sperandio

Aggiornamento, ore 13.05

Secondo quanto emerge da testimonianze di ex membri del team, quello che è stato definito come una "ristrutturazione" sarebbe in realtà una chiusura totale di Humble Games.

Sul suo profilo LinkedIn, l'ex Humble Games Chris Radley ha spiegato che «voglio che sia assolutamente chiaro che questa NON è una ristrutturazione delle operazioni, questa è una chiusura totale di Humble Games. Le operazioni sono state affidate a un'agenzia di consulenza esterna, non c'è nessuno staff rimanente [per Humble Games]».

Nel suo messaggio, Radley sottolinea come il modo in cui sta venendo comunicata la cosa manchi di rispetto ai dipendenti che hanno reso possibile Humble Games fino a oggi, e che si ritroverebbero tagliati a causa della gestione del management: «non credete a questi messaggi generati con AI dalla compagnia madre di Humble Games, Ziff David, che stanno cercando di mitigare i contraccolpi. Questo è ancora una volta un fallimento della leadership, e ancora una volta dei talenti che lavoravano duro devono pagare il prezzo delle loro decisioni errate».

Potete leggere su LinkedIn il messaggio completo di Radley.

Originale

Nuovo giorno, nuovo triste report di licenziamenti di massa nel mondo videoludico: questa volta ad unirsi al coro è stato Humble Games, che per la seconda volta nel giro di un anno lascia a casa tantissimi dipendenti.

Il numero di dipendenti che il publisher ha licenziato questa volta è stato così elevato da far pensare che stessero addirittura chiudendo l'intera Humble Games, ma alla fine lo stesso studio ha fatto chiarezza e precisato che non è così.

Con un comunicato rilasciato sui propri canali social, il publisher spiega che questa triste decisione è stata presa per una non meglio precisata «ristrutturazione» dello studio.

Viene anche spiegato che durante questa fase estremamente delicata supporterà la «transizione» dei dipendenti coinvolti nel miglior modo possibile.

Una spiegazione che non ha convinto altri addetti ai lavori, come il Director of Publishing di Larian Studios che chiede senza mezzi termini quale sarebbe questa presunta «transizione» di cui si parla nel comunicato.

In ogni caso, un comunicato rilasciato da un PR alla redazione di GamesRadar+ precisa che non ci saranno conseguenze per i nuovi titoli in uscita, oltre a rinnovare il supporto per i videogiochi già disponibili.

Humble Games era diventata una delle etichette più note nel panorama dei videogiochi indie, con produzioni come Slay the Spire, Signalis, Temtem, Prodeus (lo trovate su Amazon) e tante altre ancora.

Questa ondata di licenziamenti e «ristrutturazione» farebbe però presupporre che gli sforzi dovrebbero essere notevolmente ridotti per i prossimi videogiochi: da parte nostra, possiamo solo augurarci che i dipendenti coinvolti da questa ennesima pessima gestione possano presto trovare una nuova casa in cui svolgere con serenità il proprio lavoro.

E se servisse una conferma di quanto questo annuncio sia arrivato totalmente a sorpresa, basti pensare che fino a pochissime ore prima del comunicato l'account social aveva avviato un giveaway per provare a vincere codici gratis di un loro gioco.

Nelle scorse giornate vi abbiamo segnalato che non si è salvato dai licenziamenti nemmeno NetherRealm, lo studio di Mortal Kombat: la naturale conseguenza è stata la chiusura del suo ultimo spin-off mobile.

Vedremo se e quali conseguenze ci saranno per i licenziamenti di Humble Games: vi terremo informati sulle nostre pagine non appena avremo ulteriori aggiornamenti.

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