Anche gli autori del recente Tales of Kenzera colpiti da licenziamenti

Neanche i giochi belli sembrano sopravvivere ai licenziamenti di massa, che colpiscono gli autori di Tales of Kenzera: Zau

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Vi raccontiamo ormai giornalmente, purtroppo, di aziende che decidono di avviare licenziamenti di massa e stavolta tocca al team autore di Tales of Kenzera: Zau, che poche ore fa ha annunciato l'ormai proverbiale taglio della forza-lavoro.

Il metroidvania pubblicato da EA Originals si è rivelato essere un titolo molto più che buono, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, ma a quanto pare neanche questo basta per dover incorrere nelle misure lavorative estreme di cui parliamo ormai da anni.

Su segnalazione di Game Developer, tre ex-dipendenti licenziati hanno condiviso la notizia tramite alcuni post sui propri profili social pubblici.

Il level designer Peter Brisbourne ha dichiarato, su Linkedin, «il capitolo intitolato "Pete lavora presso Surgent Studios" si concluderà alla fine del mese», specificando di essere stato licenziato.

A Brisbourne si aggiunge l'ex-artista tecnico Jordan Smee, insieme ad una serie di altri dipendenti che hanno confermato di essersi uniti «a tutte le persone colpite dai licenziamenti del settore quest'anno».

Non è ancora chiara l'entità dei licenziamenti, che diventerà nota presumibilmente nelle ultime ore, ma è un peccato vedere notizie del genre a meno di tre mesi dall'arrivo di Tales of Kenzera: Zau, che è stato pubblicato il 23 aprile per Switch, PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

Se volete supportare il team, a questo punto, potete acquistare Tales of Kenzera: Zau su Amazon al miglior prezzo.

Il fenomeno dei licenziamenti continua inesorabile, quindi, e ancora una volta per realtà che hanno creato progetti in grado comunque di raggiungere un certo successo.

Come accaduto anche per Dead by Daylight, caso ancora più paradossale visto il grande successo del multiplayer horror, che ha dovuto comunque tagliare la forza lavoro. A loro si uniscono anche gli sviluppatori di Armello Solium Infernum, titoli altrettanto apprezzati ma che non hanno evitato al team di dover chiudere addirittura i battenti.

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