Siamo costretti a scrivere nuovamente notizie che riguardano i licenziamenti di massa, stavolta da parte di Bossa Games.
Lo studio noto per il divertente Surgeon Simulator, figlio dell'ovvia ondata di titoli del genere come Goat Simulator, ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti come parte di una ristrutturazione aziendale.
La notizia arriva direttamente da LinkedIn (tramite VGC), dove il co-fondatore e co-CEO Henrique Olifiers ha spiegato che lo studio ha faticato ad adattarsi ai cambiamenti radicali che l’industria videoludica ha attraversato negli ultimi anni.
«Secondo noi questa non è una fase, è una trasformazione fondamentale dell'industria dei videogiochi, una riorganizzazione del modo in cui vengono realizzati i giochi e da quali tipi di team», spiega Olifiers.
Bossa Games lavorerà in modo diverso nel futuro, concentrandosi su progetti più piccoli di quelli attuali:
«Abbiamo dovuto prendere la dolorosa decisione di ridimensionarci, concentrandoci sulla produzione in fase avanzata di Lost Skies e sul suo imminente lancio, assicurandoci che il gioco venga rilasciato con successo e si evolva per i suoi giocatori per il prossimo futuro.
Una volta che Lost Skies sarà consolidato e godrà delle operazioni live, ci rimodelleremo in piccoli team che lavoreranno in modo indipendente su nuove idee di gioco presentate ai giocatori il prima possibile.
Già alla fine del 2023 lo studio aveva licenziato circa un terzo della sua forza lavoro, con 19 dipendenti su 59 che avevano perso il posto. Fondato nel 2010 a Londra, Bossa Games opera ora in modalità completamente remota, ma continua a navigare tra le difficoltà del mercato.
«Vorremmo aver trovato un modo per navigare in questa confusione senza ricorrere alla decisione di ridimensionare i nostri team», spiega Olifiers: «ma sfortunatamente abbiamo fallito in questo tentativo.»
Nelle ultime settimane non sono mancati nuovamente tante novità relative ai licenziamenti e alle chiusure.
Da Marvel Rivals che ha sorprendentemente chiuso tutta la divisione occidentale, passando per Netflix che non sa chiaramente cosa fare della divisione videoludica, e Wizards of the Coast che taglia progetti non annunciati di uno studio nuovissimo.