Periodi come quello che sta vivendo l'industria dei videogiochi è indubbiamente trasformativo, e tra le cose che cambieranno (fortunatamente in meglio in questo caso) c'è anche la nascita della United Videogame Workers (UVW-CWA), la prima organizzazione sindacale a iscrizione diretta per i lavoratori del settore videoludico in Nord America.
Questa iniziativa rappresenta una risposta collettiva alle crescenti preoccupazioni riguardo alla precarietà lavorativa, in un'industria caratterizzata da cicli di assunzioni e licenziamenti sempre più frequenti, nonostante i profitti record registrati dalle principali aziende del settore (tramite Games Industry).
La particolarità della UVW-CWA risiede nella sua natura inclusiva. A differenza dei sindacati tradizionali, non rappresenta un singolo studio o una specifica azienda, ma accoglie professionisti provenienti da ogni angolo dell'industria: artisti, scrittori, designer, programmatori e tester.
Finora ci sono stati casi di sindacati nati dalla volontà di garantire condizioni migliori di lavoro. Tuttavia si è sempre trattato di sindacati interni alle aziende, come accaduto per CD Projekt Red e Activision Publishing per esempio, mentre UVW-CWA si occuperà dell'intero settore videoludico.
Da anni si parla di creare un vero e proprio sindacato collettivo, ma non è stato possibile renderlo universale. Già nel 2018, per esempio, nel Regno Unito c'è stato un tentativo in questo senso dopo i report emersi che raccontavano periodi di crunch eccessivo durante lo sviluppo di Red Dead Redemption 2.
Al sindacato UVW-CWA possono unirsi sia dipendenti a tempo pieno che freelance, inclusi coloro che hanno recentemente perso il lavoro a causa dei massicci tagli che hanno colpito il settore.
La prima campagna del neonato sindacato affronterà proprio l'emergenza occupazionale. Tra le richieste avanzate figura un ripensamento radicale delle strategie aziendali, passando da cicli di boom e bust a una crescita più sostenibile. I membri della UVW-CWA chiedono inoltre preavvisi adeguati prima dei licenziamenti, periodi di congedo retribuito dopo la cessazione del rapporto, indennità di fine rapporto migliorate e un'estensione dell'assicurazione sanitaria.
Tom Smith, direttore senior dell'organizzazione CWA, ha sottolineato come «la creazione di questo sindacato non sia avvenuta in isolamento, ma rappresenti uno sforzo cumulativo di migliaia di lavoratori del settore videoludico che hanno lottato per anni per ridefinire cosa significhi stare insieme e riconquistare potere in una delle industrie più grandi e redditizie del globo.»
Sono molte le sfide che sindacati come questo dovranno affrontare. L'emergenza relativa alla sostenibilità della carriera è la più importante in questo momento, tra chiusure improvvise di studi storici che portano anche a situazioni surreali come quella del team di Life is Strange: Double Exposure.
Quella del futuro, molto meno che prossimo, è anche la sfida delle implicazioni dell'utilizzo delle intelligenze artificiali, che già ora stanno generando problemi evidenti.