Alcuni sviluppatori indie rivelano le sensazioni provate al momento del lancio dei loro titoli

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Riuscite a immaginare di essere uno sviluppatore indipendente che ha investito anni e anni in un titolo, sino a vivere l’emozione del lancio del vostro gioco? Tutto il duro lavoro e lo sforzo saranno bastati per creare un’opera che piacerà al grande pubblico? Ora, in occasione di un’intervista con PC Gamer, vari sviluppatori indipendenti hanno condiviso ciò che hanno provato nei momenti subito precedenti il lancio dei loro giochi e tentando quindi di rispondere alla domande che trovate poco sopra:Iconoclasts – Joakim Sandberg“Non è salutare fare un gioco da soli. Ho accumulato risentimenti e preoccupazioni lungo la strada, che Iconclasts era strano, troppo specifico per me. Non sapevo come avrebbero reagito le persone, il che penso sia normale, ma mi preoccupo.”Yoku’s Island Express – Jens Andersson“Ma non puoi mai essere sicuro. Non sai necessariamente quale sia il tuo gioco. È stata un’esperienza interessante, leggendo le prime recensioni alla festa. Un po’ rischioso!”Owlboy – Simon Stafsnes Andersen“Ad un certo punto, con grande esitazione, abbiamo annunciato che era giunto il momento di premere il pulsante di avvio. L’abbiamo fatto e creduto che questo sarebbe stato il momento cruciale. Siamo rimasti lì per 20 minuti di agonia assoluta prima di sapere finalmente se il gioco sul quale avevamo trascorso un decennio fosse vivo e funzionante. Il secondo in cui lo schermo introduttivo si è avviato, l’intera squadra è scoppiata in lacrime all’unisono.”Che ne pensate? Ditecelo nei commenti! Fonte: GoNintendo

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