Alan Wake 2 non genera profitti: Remedy ammette di aver speso troppo

Remedy ammette di non aver ancora ottenuto profitti dalle vendite di Alan Wake 2: colpa soprattutto di spese eccessive per sviluppo e marketing.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Dopo quasi un anno dal lancio e nonostante sia uscito anche un DLC di buona qualità — come vi abbiamo raccontato nella recensione dedicata — Remedy non è ancora riuscita a guadagnare neanche un centesimo di profitti da Alan Wake 2.

Il loro ultimo ambizioso capolavoro non ha infatti ottenuto ancora vendite stellari in grado di conquistare tutto il pubblico, pur avendo finalmente iniziato a recuperare parte dell'investimento.

E il problema principale è proprio la quantità di denaro spesa, che anche Remedy oggi ammette essere stata eccessiva rispetto ai risultati ottenuti.

Durante l'ultimo Capital Markets Day di Remedy, il direttore delle comunicazioni Thomas Puha ha infatti ammesso pubblicamente, ribadendolo anche sul proprio profilo social, che il motivo principale per cui non si è ancora riusciti a ottenere profitti è proprio a causa di spese eccessive durante lo sviluppo e in fase di marketing.

Puha prosegue sottolineando che Remedy «non è contenta» di aver speso così tanti soldi, ammettendo che il budget si è rivelato superiore alle aspettative: in altre parole, forse se si fosse fatto uno sforzo per ridurne le spese, Alan Wake 2 avrebbe già iniziato a recuperare profitti.

In tal senso sono già state eseguite diverse manovre, come il lancio del già citato DLC e di una versione fisica (che trovate su Amazon), ma non sono ancora stati fatti sforzi enormi per spingere davvero l'acceleratore sull'aumento di copie vendute.

Thomas Puha spiega infatti che Remedy non ha ancora applicato sconti particolarmente corposi su Alan Wake 2: tenendo ciò in considerazione, in realtà i risultati sono stati comunque abbastanza positivi.

Il direttore delle comunicazioni affronta anche l'argomento Epic Games Store: su PC è infatti disponibile solo sullo store degli autori di Fortnite, come parte degli accordi che hanno portato al finanziamento del progetto.

Secondo Puha, in realtà sarebbe cambiato ben poco se si fosse scelto di distribuirlo su altri store, ritenendo la scelta di Epic Games Store «la scelta giusta» che ha permesso loro di sviluppare esattamente il gioco che avevano in mente.

Difficile dare torto a Remedy da questo punto di vista, anche se è evidente che un lancio su Steam avrebbe portato numeri decisamente superiori per il mercato PC.

Un piccolo "prezzo" da pagare per permettere di avere questo capolavoro, con l'augurio che presto le vendite permettano di generare utili.

Nel corso dell'incontro sono arrivate anche novità per la saga di Control: proprio come accaduto per Alan Wake 2, anche Control 2 prenderà una direzione decisamente inaspettata. Di sicuro non si può dire che a Remedy manchi il coraggio di sperimentare.

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