AGCM, maxi multa a GameStop: sotto accusa i bundle forzati di PS5

GameStop ha ricevuto una maxi multa a causa dei suoi bundle forzati per la vendita di PS5.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

I bundle forzati di PS5 di GameStop alla fine non sono passati inosservati: la carenza di scorte e l'elevata domanda della console next-gen avevano spinto la catena di negozi a proporre la possibilità di ottenere le piattaforme soltanto attraverso pacchetti dedicati, con cifre che andavano a superare il valore effettivo della console.

In questi bundle, oltre naturalmente alla console PlayStation 5 e il controller DualSense, la catena spesso ha incluso ulteriori accessori non richiesti e gli ultimi videogiochi in uscita: tuttavia gli utenti non avevano possibilità di scelta e spesso, pur di riuscire ad acquistare la console, dovevano accettare l'inclusione di elementi aggiuntivi a cui non erano interessati.

Ebbene, dopo una segnalazione avviata da Federconsumatori al fine di tutelare i clienti, l'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) alla fine ha deciso di intervenire sulla questione, punendo GameStop con una maxi multa.

La nota azienda dedicata alla vendita di videogiochi e console dovrà pagare una sanzione di 750mila euro per avere «diffuso informazioni inesatte e ingannevoli» sulla disponibilità e i tempi di consegna, ma soprattutto per avere «imposto l’acquisto di prodotti accessori in abbinamento forzoso (bundle)».

Federconsumatori ha anche segnalato come questa sgradevole situazione abbia spesso portato anche all'annullamento degli ordini effettuati dai clienti, con non poche difficoltà riscontrate anche per contattare l'assistenza post-vendita ed esercitare il diritto di rimborso e recesso.

Ad aver peggiorato ulteriormente la posizione di GameStop è stato anche il fatto che la pratica dei bundle forzati è stata adottata durante la pandemia e la diffusione del Covid-19, rendendo dunque ancora più complicato per gli utenti riuscire ad accedere alle console.

L'associazione nata per la tutela degli utenti ha concluso facendo un augurio non solo per il futuro delle vendite di PS5 da parte di GameStop, ma anche per tutti i negozi dedicati al commercio online:

«Ribadiamo, quindi, la necessità di adottare con urgenza, anche attraverso buone prassi, una regolamentazione più precisa e stringente nel settore dell’e-commerce, per garantire ai consumatori adeguate tutele.

Un’esigenza divenuta ancora più evidente se si considera l’incremento esponenziale del commercio online durante la pandemia».

Una sanzione certamente esemplare e pesante per GameStop, che dovrebbe interrompere una volta per tutte la pratica dei bundle forzati delle console e fornire agli utenti la possibilità di scegliere.

Se si considera che già in passato la catena aveva fatto passare il messaggio che acquistare PS5 fosse un privilegio, la multa potrebbe non apparire così sorprendente: l'augurio è che in futuro la vendita delle console possa essere gestita con maggiore attenzione.

Non si tratta dell'unica operazione controversa che ha coinvolto la catena di negozi: GameStop ha infatti annunciato di voler vendere NFT, invitando le aziende produttrici di videogiochi a includerli nei prossimi titoli.

In questi giorni uscirà anche il primo film dedicato al caso GameStop-Wall Street, che vide le azioni della nota catena aumentare vertiginosamente di valore per via di un'azione coordinata di tanti piccoli investitori.

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