Che la si pensi come lui o meno, è importante che ci sia un contraltare a quelle dichiarazioni che rischiano di fare del male ad un settore produttivo in forte crescita anche in Italia.
È per questa ragione che riportiamo anche il commento di AESVI, l’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani, espresso sull’argomento a mezzo Facebook.
AESVI ha sottolineato come proprio grazie ad un incontro con Calenda, durante il suo mandato, l’industria italiana abbia ricevuto sovvenzioni per partecipare a GDC e Gamescom in uno stand rappresentativo del nostro paese.
Anche perciò c’è un certo stupore nell’associazione e la consapevolezza che ci sia ancora molto lavoro da fare sulle mentalità in Italia.
Il pensiero di Calenda, infatti, “ci fa capire quanta strada ci sia ancora da fare in Italia per ottenere un riconoscimento culturale e sociale per i videogiochi. All’estero oramai si fa a gara per sostenere il settore ed essere in prima linea nell’attrazione di investimenti e di talenti, nella produzione di creatività e innovazione, nella creazione di opportunità di lavoro e di impresa”.
In Italia ci scontriamo spesso e volentieri con posizioni come questa, a tutti i livelli. Posizioni che nella maggioranza dei casi dipendono dalla mancanza di conoscenza della materia e a volte purtroppo anche dalla mancanza di interesse o di disponibilità ad approfondirla quella materia.La nostra risposta come Associazione è continuare a fare il nostro lavoro di informazione e sensibilizzazione delle istituzioni con competenza e professionalità. Perché l’Italia non rischi di perdere una grande opportunità.
In basso trovate il post nella sua interezza. I commenti sono a vostra disposizione nel caso voleste esprimere un parere civile sulla questione.
Oggi abbiamo assistito ad una discussione molto accesa in seguito ad un tweet dell’ex Ministro Carlo Calenda sulla…
Gepostet von AESVI – Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani am Samstag, 3. November 2018