Da oggi Xbox 360 non esiste più, almeno come presenza nella storia dei videogiochi perché il Marketplace è stato chiuso ufficialmente da Microsoft.
L'annuncio arrivò con largo anticipo, bisogna dirlo, perché un anno fa Xbox dichiarò l'intenzione di porre fine all'esistenza della vetrina digitale di Xbox 360.
«È stata una console che ha segnato una generazione, invitando molti a lanciarsi per la prima volta nel mondo dei videogiochi e a connettersi con amici in tutto il mondo», disse Microsoft all'epoca ricordando la lunga cavalcata della profittevole Xbox 360.
Una console talmente iconica che, per celebrarla, su Xbox Series X|S (l'ultima generazioen che trovate su Amazon) è possibile anche rimettere in piedi le celebri Blades, ovvero la prima versione della storica dashboard di Xbox 360 che, nel bene e nel male, ha fatto la storia e cambiato per sempre il modo in cui sono state costruite le interfacce utente.
Ma oggi è arrivata davvero la fine del Marketplace di Xbox 360, come ricorda anche Larry "Major Nelson" Hyrb, una delle figure chiave della Microsoft dell'epoca:
«Quasi 19 anni dopo, tutte le cose belle devono finire. [...] È stato un piacere condividere tutte le migliaia di vendite e gli aggiornamenti del marketplace che ho fornito nel corso degli anni. Grazie per esservi divertiti, aver giocato in modo corretto e aver inviato feedback.»
Da oggi, Xbox non supporterà più la possibilità di acquistare nuovi giochi, DLC e altri contenuti di intrattenimento dall'Xbox 360 Store sulla console e dall'Xbox 360 Marketplace. In relazione a questa modifica, l'app Microsoft Movies & TV non funzionerà più su Xbox 360, il che significa che i contenuti TV e cinematografici non saranno più visualizzabili su Xbox 360 dopo il 29 luglio 2024.
Questa modifica non influirà sulla capacità di giocare ai giochi Xbox 360 o ai DLC già acquistati. I contenuti dei giochi Xbox 360 acquistati in precedenza saranno ancora disponibili per la riproduzione, non solo sulla console Xbox 360, ma anche sui dispositivi Xbox One e Xbox Series X|S tramite retrocompatibilità.
Continua la perdita della memoria storica digitale dei videogiochi attraverso le console, quindi, come già accaduto a Wii U di recente.